Giuseppe Ingardia




Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
"Tempura di lu Signuri" di Giuseppe Ingardia

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IV Tempo - «La Settimana Santa»


Aperta dalla Domenica delle Palme, la Settimana Santa, da Giovedi a Domenica di resurrezione è un susseguirsi di usanze a volte estranee alla vita di Cristo. La principale devozione della famiglia era e resta per il «Sepulcru», per il quale a metà quaresima si provvede a preparare i «curuneddi». Consistono nel mettere in piatti a forma ovale, rotonda, di croce, grano, ceci, lenticchie, il tutto misto a bambagia e scagliola, su cui a giorni alterni si spruzza dell'acqua. A Salemi i piatti sono di stoffa inumidita e li chiamano «laureddi». Entro pochi giorni i semi germogliano ed il mercoledi in cui viene appunto apparecchiato il «Sepulcru», «curuneddi» e «laureddi» son portati nella Chiesa di appartenenza, assieme ai «ciuri di Sepulcru». Quando il Sepolcro vien disfatto, fiori e «curuneddi» si conservano per devozione. Nel pomeriggio del Giovedi Santo si svolge la funzione della «lavanna» dei piedi, da parte del superiore di ogni Chiesa, in favore di dodici poveri... Apostoli. Da Giovedi pomeriggio al Sabato mattina, tutte le Chiese sono «alluttate» e s'attaccano le campane. A Trapani appena Gesù veniva posto nel Sepolcro, si alzavano le tendine delle finestre e si suonava «a troccula». Nei tempi antichi, in questo periodo, non circolavano cani, cavalli e carrozze varie e regnava una pace solenne.

La Popolana

La Popolana - Madonna di Erice

Il Venerdi era giorno di assoluto digiuno. Da cui il proverbio: «Lu Vennari Santu dijunanu puru l'aceddi!». Molti allora da Giovedi a Sabato digiunavano, mettendo in pratica quello che veniva chiamato «trapassu».

I Misteri a Buseto Palizzolo     I Misteri a Buseto Palizzolo

I Misteri Viventi di Buseto Palizzolo

Il Venerdi Santo anticamente, si poteva concedere la grazia ad un condannato a morte. Ma la cerimonia più suggestiva del Venerdi Santo, è senza dubbio alcuno la processione dei Misteri, processione di «bare» o «vare» con sopra Gesù nei vari momenti della sua passione. I più celebri restano «las casazzas» di Trapani, assieme ai quali vanno ricordati i Misteri di Erice per il quadro scenico miniaturizzato e religiosamente più «intimo», quelli «ciaciari» lilibetani ed in questi ultimi anni i Misteri viventi di Buseto, che anni fa "aprirono" ad un altro «mistero» da sciogliere, a proposito del Crocefisso che sanguinava.
In provincia di Trapani la «calata di la tila», che precede la Resurrezione di Cristo, è legata alla credenza popolare secondo la quale, se la tela cade diritta è segno di annata ricca e prosperità per il raccolto delle messi e dei prodotti dell'agricoltura. Diversamente è segno di cattivo augurio. Particolarmente sentito il culto per l'Addolorata. Nell'agro ericino una volta una popolana-addolorata recitava struggenti versi dialettali pieni di pathos.

I Misteri a Erice

I Misteri di Erice

Si arrivava quindi al giorno di Pasqua in cui esplodeva la gioia del popolo per il trionfo di Cristo sulla morte, gioia manifestata con lauti pranzi senza i quali «un parissi Pasqua»! Carne, capponi e polli lessi, agnello arrosto o al forno, pasta «busiata», «ravioli» e «cassateddi», cassate di ricotta, ciambelle farcite di fichi secchi, noccioline, mandorle tostate.
E per i più piccini: pupi cu l' ovu, picuriddi e agnidduzzi di pasta reali.
Non era l'ora dei panettoni colombati e delle uova plastiche o al cioccolato.

I Misteri a Trapani

I Misteri di Trapani

A proposito dei Misteri di Trapani, la piccola Silvia Pampalone (2a "D" Media De Stefano - Erice) racconta.
"Ho trovato la seguente poesia in un cassetto del comodino di mio nonno. Egli l'ha sempre custodito con gelosia, e me l'ha fatta copiare tenendo stretto in mano il foglio ormai ingiallito dal tempo.
Questa poesia l'ha scritta molti anni fà, il giorno del Venerdi Santo, ricordando sua madre che morì proprio quando stavano per uscire i Sacri Gruppi dei Misteri. Legato a questa secolare processione, in quanto trapanese da sette generazioni, oggi vive più malinconicamente questo appuntamento del Venerdì Santo, poichè rivive quel drammatico giorno in cui, pronto per andare a vedere i Misteri, è stato avvertito della morte di sua madre".


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