Il rodeo, come si sa, è quella pratica sportiva nella quale indomiti puledri buttano
selvaggiamente dalle loro groppe i malcapitati cavalieri che hanno osato montarli; li smontano !
Con questo mio libretto di satire intendo fare un'operazione analoga: smontare una
serie di personaggi troppo a lungo banalmente ed acriticamente enfatizzati,
attenendomi alle regole classiche della satira che consistono nell'evidenziare,
magari esagerandoli, difetti, contraddizioni e debolezze certo umani e
comprensibili, ma non meno criticabili.
La prima domanda che viene fatta all'operatore satirico, poeta, o vignettista che sia
è la seguente: Ti senti migliore dei tuoi personaggi? La mia risposta è stata sempre
inequivocabile: No ! Peggiore! E così il discorso si chiude definitivamente. L'autore
satirico è una personalità che, per molti aspetti non si è sviluppata, è uno
che, come si suol dire, è rimasto bambino e come tale vede il mondo in modo
provocatoriamente ingenuo da un lato, ed in modo estremamente saggio dall'altro;
risultando il rivelatore dell'eterna profonda stronzità umana; di quella propria,
in primo luogo, e secondariamente di quella altrui.
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