Alla concessione dei gruppi seguì quella delle cappelle, costruite dalla Confraternita nell'Oratorio attiguo alla chiesa di S. Michele,
per la conservazione dei Misteri.
La costruzione di detto Oratorio, progettato a forma rotonda dall'arch. Giovanni Amico, durò dal 1710 al 1750 e - dal punto di vista finanziario -
seriamente impegnò la Confraternita, che dovette ricorrere a vendere ed ipotecare buona parte dei suoi beni, senza però potere riuscire a compiere
le opere di rifinitura ed abbellimento. Perciocché la Confraternita di San Michele, non avendo piú denaro e possibilità di reperirlo, decise di dare
l'uso delle cappelle costruite alle categorie artigiane concessionarie dei gruppi dei Misteri, affinché le rifinissero ed arredassero.
I consoli delle arti si impegnarono a «beneficare et meliorare» le cappelle affidate, per la conservazione del proprio Mistero(49),
e costruirvi possibilmente un piccolo altare; il tutto eseguendo sotto la direzione tecnica dell'ing. Vincenzo Certa, subentrato nella direzione
dei lavori al defunto Giovanni Amico(50).
Quindi nell'antica chiesa di S. Michele, razionalmente riattata per dare alla collezione artistica una dignitosa sistemazione, si continuò la pia
pratica dei venerdì di Quaresima (la c.d. scinnuta dei Misteri), che tutt'oggi si tramanda nella chiesa del Purgatorio, dove dal 1961 i gruppi
vengono conservati per volontà del vescovo Mingo, auspice Mario Serraino.
Pare che detta cerimonia abbia avuto inizio nel 1653 e consisteva nell'esposizione del Santissimo per tutta la giornata del Venerdì assieme con il sacro
gruppo, cui veniva dedicata la giornata(51).
(49) Atto 8 aprile 1741: notaio Baldassare Renda, AST (alil XX).
(50) Vedere alligati XI e XIII.
(51) Doc. in carpetta Compagnia Sangue di Cristo, ACV.
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