Affidato al ceto degli ortolani (ars hortolanorum) in data 27 aprile 1620(19), venne rifatto da Baldassare Pisciotta.
I capitoli dell'arte, approvati successivamente alla concessione(20), all'art. 1 stabilivano che ogni consociato doveva annualmente
pagare la quota di un tari e dieci grani, per provvedere alla spesa della processione del cereo e dei Misteri.
(19) Atto notaio Melchiorre Castiglione, AST (all. VIII).
(20) Atto 7 ottobre 1643: notaio Antonio Gabaleo, AST.
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