È stato affidato con atto 6 aprile 1621(15) alla categoria degli argentieri (ars aurificum) col patto «che li gubernaturi officiali et confrati
(della Confraternita) non possano ne debbiano in nessun caso fare altro misterio lo quale vada innante (a) detto misterio della licenzia e quando
per a caso alcuno con lo scopo volesse fare alcun altro misterio in tal caso sempre continuato tempore lo detto misterio della licenzia abbia
d'andare lo primo di tutti l'altri misterii et che sempre detti consuli et magistri d'arginteri siano preferiti li primi di tutti l'altri misteri».
L'arte, di già regolata dai capitoli approvati in data 11 aprile 1612(16), fece rifare il gruppo allo scultore Mario Ciotta.
(15) Atto notaio Martino Diego Ximenes, AST (all. VI).
(16) Atto notaio Francesco Gioemi, AST.
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