Mario Serraino

La copertina del libro LA CASAZZA MAGNA

Ringrazio
Beppino Tartaro
webmaster del sito
processionemisteritp
per avermi fatto conoscere il libro
e avermi dato
la possibilità
di pubblicarlo






Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
LA PROCESSIONE DEI MISTERI
"LA CASAZA MAGNA"
di Mario Serraino

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LA RAPPRESENTAZIONE ATTRAVERSO I SECOLI

Dalla relazione tecnica, all'uopo redatta dall'arch. Giovanni Amico e dal capomastro del Senato, si rileva che per la bisogna occorse la somma di 40 once, che la Confraternita pensò di reperire nel modo seguente: 10 once in elemosine: 10 once, quale provento di alcuni oggetti d'argento dati in pegno; 20 once, da prelevare alla cassa della Prefetia per capitale spettante dal legato Staiti(11).
La costruzione dell'oratorio o nuova chiesa favori una sistemazione comoda e degna ai gruppi dei Misteri, che dal 1612 la Confraternita aveva affidato alle cure delle maestranze per la processione del Venerdì santo.
L'associazione delle Corporazioni artigiane alla sacra rappresentazione si rese necessaria non solo per incrementare il culto verso i gruppi sacri, ma anche per aumentare le elemosine e far fronte alle non indifferenti spese cui ogni anno andava incontro nel condurli in processione (...allora non vi erano oontributi).
Ottenuto l'affidamento, le categorie artigiane ebbero il diritto di potere usare i gruppi per il giorno del Venerdì santo o altro giorno stabilito dalla Confraternita, e la possibilità di poterli migliorare e abbellire a proprie spese. Le categorie si obbligarono a riportare i gruppi in chiesa, finita la processione; a condurli in ispalla per mezzo dei propri maestri: a partecipare alla processione con i propri aderenti e destinare in favore della Confraternita una oblazione annuale in cera o in denaro.
Di contro, in virtú del cennato affidamento, che si formalizzò con atti di concessione, la Confraternita non perdette il diritto di proprietà sui Misteri: si garantì per un eventuale risarcimento danni; impose la partecipazione di un numero minimo di maestri alla processione; stabilì le penalità in caso di inadempienza; assicurò continuità alla rappresentazione, non potendo da sola sopportare l'onere: garanti ai gruppi cura, miglioramento ed abbellimento; coinvolse nella manifestazione tutti i ceti sociali.
Col progresso dei tempi, la Processione dei Misteri - altrimenti detta la Casazza magna - subì variazioni circa il programma e le persone partecipanti.

(11)  Doc. in carpetta Confraternita di San Michele. ACV.



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