Mario Serraino

La copertina del libro LA CASAZZA MAGNA

Ringrazio
Beppino Tartaro
webmaster del sito
processionemisteritp
per avermi fatto conoscere il libro
e avermi dato
la possibilità
di pubblicarlo






Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
LA PROCESSIONE DEI MISTERI
"LA CASAZA MAGNA"
di Mario Serraino

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LA RAPPRESENTAZIONE ATTRAVERSO I SECOLI

Volgarmente chiamata dei battitori, la Confraternita del Sangue di Cristo era stata ufficialmente fondata nel 1603 e «ogni venerdì santo, dopo mangiaci, (faceva) la cercha con 180 battenti in circa et portandosi in processione tutti li misterii della SS. Passione di Jesu X.to nostro et il X.to nel monumento con grandissima devozione et pietà et sua musica» (da una relazione a mons. La Cava, vescovo - anno 1614).
Ogni tre anni, il Sodalizio, originariamente sorto nella chiesa di S. Spirito o S. Giacomo minore, eleggeva i suoi officiali e questi s'impegnavano solennemente a «construere seu facere eorum misterium novum illudque exire in processione»(2).
Nel primo decennio del XVII secolo iniziò la costruzione dei sacri gruppi dei Misteri, a spese ed iniziativa della Confraternita del Sangue di Cristo, e gli artisti trapanesi con le loro composizioni di «legno, tela e colla» (arte tipicamente chiamata carchét) fecero a gara per esprimere lo spirito, il dolore ed il costume del popolo.
Frattanto nella chiesa di S. Spirito si trasferì la Confraternita di S. Michele Arcangelo. Questa teneva le pratiche religiose nell'omonima chiesa, costruita intorno al 1420 ed ottenuta dal Senato in enfiteusi con le attigue case(3).
Venuti a Trapani i PP. Gesuiti nel 1582, il Senato - dietro indennizzo - sfrattò i confrati di S. Michele ed assegnò i locali ai religiosi della Compagnia di Gesù per la fondazione del loro primo Collegio, lasciando alla Confraternita il diritto di servirsi della chiesa per le cerimonie religiose(4).
Avvenuta di fatto l'unione tra la Confraternita del Sangue di Cristo e quella di S. Michele, si dovette attendere l'anno 1646, per rinvenire l'unione de jure. Infatti, la fusione fu consacrata il 26 febbraio 1646 agli atti del notaio Andrea Valentino ed operata «quod dicte Societates invicem inucte ac in una reducte sint sub una administratione unius Rectores seu Gubernatoris et quod omnia iura tam unius quam alterius Societatis ponantur in communi sub eadem unica administratione totum pro non diminuendo sed magis augumentando exercitia ad divinum cultum pro salute animarum omnium fidelium Christianorum et precipue dictorum confratrum».

(2)  Atto 21 dicembre 1643: notaio Pietro Adamo. AST (all. I).
(3)  Atto 8 luglio 1528: notaio Lorenzo de Tura, AST.
(4)  Atto 3 giugno 1582: notaio Giacomo Bonfante, AST.



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