Stelle filanti di acque salate
dove l’eterno frangersi delle onde
s’impiglia sulla rustica scogliera,
frenetica danza d’eternità lontana,
e, nella notte quando non c’é luna,
unge d’inchiostro quell’immenso mare
per scriver quel che era ed è la vita;
come ogni cosa nasce e si ricrea,
vanno a morir sul letto della riva,
fanno quasi da scudo a quella terra
quando il mar foriero le fa guerra.
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