Sistematica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Aves
Ordine: Ciconiiformes
Famiglia: Threskiornithidae
Genere: Platalea
Specie: Platalea leucorodia
Archivio Fotografico WWF ITALIA
La Spatola ha 4 sottospecie:
1. Platalea leucorodia leucorodia
2. Platalea leucorodia major
3. Platalea leucorodia balsaci
4. Platalea leucorodia archeri
Aspetti morfologici: Questo uccello ha grandi dimensioni, aspetto simile a quello di un
airone e può raggiungere un peso di quasi 2 kg e un'altezza di 85 cm. Tra le sue
caratteristiche più evidenti ci sono le lunghe zampe nere e il collo che di solito
mantiene piegato a forma di «S». Le spatole hanno penne completamente bianche in epoca
invernale, mentre in estate e nel piumaggio nuziale presentano una macchia di un
delicato colore giallastro alla base del collo e un motivo dello stesso colore nella
parte superiore della nuca. Al loro tratto morfologico più caratteristico, il becco,
devono il nome: è nero, molto lungo rispetto alle dimensioni del corpo e ha, appunto,
una singolare forma a spatola. All'estremità del becco c'è una macchia giallastra.
Distribuzione e habitat: È una specie fortemente legata alle zone umide. In molte
occasioni le colonie di spatole bianche si mescolano con quelle di altri aironi, sgarze
e garzette e formano enormi colonie miste. Lo scarso adattamento di queste specie di
uccelli (anticamente raggruppati tutti sotto la denominazione di trampolieri) ad
afferrarsi ai rami degli alberi rende maldestri i movimenti di adulti e piccoli nelle
colonie ed è all'origine di frequenti incidenti con cadute dei piccoli al suolo. Vive
in Europa, Asia, Africa del nord. In Italia lo si trova raramente e nidifica nei pressi
di corpi d'acqua, sulla Pianura Padana. In Sicilia (Vendicari), effettua una sosta
negli spostamenti che dall'Ungheria e dalla ex-Iugoslavia la conducono verso l'Africa.
Abitudini: Si nutre di insetti, crostacei e piccoli pesci che cattura con una tecnica
particolare: diversi uccelli si posizionano fianco a fianco nell’acqua bassa muovendo i
becchi all’unisono setacciando così il fondo melmoso.
Riproduzione: Nidifica da Marzo ad Agosto. Le spatole si riuniscono in grandi colonie
durante l'epoca della riproduzione e anche in inverno si concentrano in gruppi più o
meno numerosi in aree protette dalle aggressioni climatiche. La collocazione dei loro
nidi varia in funzione delle caratteristiche dell'ambiente nel quale si è stabilita la
colonia; così, mentre nei canneti o cariceti di solito sono a bassa quota (circa a
mezzo metro dal suolo), nei boschi delle riserve possono invece essere a vari metri di
altezza. Ogni coppia di spatole difende un piccolo territorio attorno al nido ed è
pronta a lottare contro sgarze e garzette, che a volte costituiscono un serio pericolo
per i suoi piccoli a causa dei loro forti becchi.
Dopo l'accoppiamento, che è un vero e proprio esercizio d'equilibrio, la femmina della
spatola depone da 3 a 5 uova bianche con macchioline marroni. La deposizione dura vari
giorni e la cova comincia prima che sia completa. Questo compito è condiviso dalla
coppia e i due genitori fanno a turno per i 21 giorni necessari allo sviluppo
dell'embrione. Quando nasce, il pulcino è ricoperto da un piumino bianco opaco che
pochi giorni dopo sarà sostituito da penne più corte e bianche. Sin dalla nascita il
becco ha la forma caratteristica della specie; il suo colore invece non è quello
definitivo, da rosato si scurirà gradualmente fino a diventare nero come quello degli
adulti. I piccoli della spatola si alimentano del cibo che i loro genitori rigurgitano
quando tornano al nido con lo stomaco pieno. Le cure familiari si possono prolungare
fino a sette settimane, ovvero fino a quando i nuovi arrivati sono in grado di volare
perfettamente pur non avendo ancora acquisito tutte le caratteristiche cromatiche che
sono tipiche degli adulti, vale a dire becco e zampe di colore molto meno intenso.
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