Ho incontrato l’artista Liberio Lombardo, figlio d’arte, perché anche
il padre si diletta nel realizzare lavori in marmo, recentemente nel
suo laboratorio di via S. Leonardo ad Alcamo, e subito ne ho apprezzato
il talento artistico: Attenzionate le sue opere, mi balenò in
mente il suo legame col qualificato pittore del Terzofuturismo Baldo
Savonari, che già avevo avuto modo di conoscere anni addietro
in Alcamo presso il suo laboratorio di Farfa Sabina, vicino Roma.
Il Lombardo ha in comune con il Savonari l’armonia e il movimento
delle cose terrene, nel suo vissuto quatidianoe, contemporaneamente,
anche la bellezza e la intelligibilità delle persone, nel suo
continuo evolversi. Perché l’uomo è un continuo trasformarsi, un
continuo rinnovarsi, grazie alla sua intelligenza.
È il Terzofuturismo ne interpreta la metafora più saliente, perché
tratta del futuro dell’arte nelle sue tecniche e nelle sue molteplici
espressioni artistiche, frutto di tante ricerche di studio, fondate su
uno spirito libero, quale è tendenzialmente il carattere dei popoli
che si affacciano sul Mare Mediterraneo.
Il Lombardo, proiettato nel futuro, prendendo spunto da questo
movimento, si inventa tecniche e forme nuove, per realizzare le
sue opere, degne di attenzione e di studio, per chi dell’arte fa uno
stile di vita, di dialogo con altri, di specchio del proprio sapere e
della propria interiorità. L’elemento trainante del Terzofuturismo è
il violento dinamismo della forma e del colore che si sprigiona da
un’opera, quasi a caratterizzarne la velocità della forza interiore,
come la lava che sprigiona da un vulcano in eruzione.
Anche in Lombardo il movimento, la forza espressiva sono sinonimi
di bellezza, di arte in cammino verso la vertà assoluta. L’arte del
Lombardo ci invita alla comunicazione e al dialogo, perché carica
di una potenza espressiva fatta di umanità, bellezza, sentimento, ragione.
Tutti segni e caratteristiche dell’eterno perpetuarsi dell’arte,
nelle sue forme più svariate.
Il Lombardo, fondendo una forte capacità creativa con la travolgente
passione per la scultura, riesce spesso brillante nel campo delle
arti plastiche.
Un altro elemento sempre presente nelle sculture del Lombardo è
il forte legame alla sua terra: Alcamo, città che ha dato i natali al
primo ed originale cantore della lingua italiana Cielo d’Alcamo.
La città di Alcamo è per l’artista quasi un campo sperimentale per
perfezionare sempre meglio le forme e i colori. Pertanto le sue opere
sono quasi delle pietre pensanti, dei segni della vita che fugge.
Prof. Roberto Calia
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