Conosco Pasquale Gruppuso fin da quando, ancora ragazzo, cominciava ad evidenziare le sue doti artistiche, come, ad esempio, cogliere perfettamente
la somiglianza nel disegnare un volto. In un certo senso abbiamo avuto interessi comuni.
Io sono stato affascinato dalla bellezza della vita contadina, con le sue sofferenze e le sue fatiche, ma anche dalla poesia delle stagioni
e dai frutti della terra, lui è stato folgorato dal loro significato artistico ed umano, rivelando una granitica volontà di tramandarne la memoria.
Ora viviamo un altro tempo, più ricco di beni materiali, ma più povero di veri valori sociali ed umani.
Nei quadri di Pasquale, che sembrano voler fermare il tempo e dargli un autentico, profondo significato esistenziale, si può percepire la semplicità
e l'armonia della vita contadina del passato.
Nella sua curiosità di indagare la natura, gli uomini e gli animali, l'autore è stato sostenuto da una appassionata, struggente, inesauribile stagione d'amore.
Gaspare Barbera
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