Mario Serraino

La copertina del libro LA CASAZZA MAGNA

Ringrazio
Beppino Tartaro
webmaster del sito
processionemisteritp
per avermi fatto conoscere il libro
e avermi dato
la possibilità
di pubblicarlo





Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
LA PROCESSIONE DEI MISTERI
"LA CASAZA MAGNA"
di Mario Serraino

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NOTA ARTISTICA

Scenografia, nudi, teste, mani e piedi, uscirono dalle mani dello scultore; modellazione in sughero, vestiti, ornamenti, pitturazione e indorature, vennero prodotti dagli allievi sotto la regia e secondo i dettami del maestro.
Ad un certo momento, nel secolo XVIII, siffatta produzione dovette assumere un carattere ed un impegno così spiccato da doversi considerare come tipica; e dovette anche quantitativamente svilupparsi, a giudicare dalla quantità e qualità delle sculture pervenute sino ai nostri tempi.
Il ciclo della produzione della nostra collezione si è aperto con Giuseppe Milanti e terminò con i fratelli Nolfo.

(passa il mouse sulle immagini per ingrandirle)



Trapani, Misteri, Particolare dell'Addolorata
Giuseppe Milanti diede alle sue figure naturalezza e morbidezza; all'Addolorata - in particolare - espresse i lineamenti del dolore in modo straordinario.






Trapani, Misteri, particolare di Giovanni nel gruppo (separazione)
Sensibile è stato Mario Ciotta nelle sue opere, in cui impresse dolcezza e dolore.





Trapani, Misteri, particolare della Maddalena nel gruppo (trasporto)
Giacomo Tartaglia ne distese le forme con particolare bravura e scolpì una fra le piú belle teste - se non la sola - della collezione, rappresentata dalla Maddalena piangente, il cui viso assomma verità, affetto e bellezza.





Trapani, Misteri, particolare di Gesù nel gruppo (negazione)
Anche Baldassare Písciotta amò soffermarsi sulle espressività dei suoi personaggi, ma si distaccò dagli altri colleghi per la scrupolosità che ha voluto osservare nel curarne le vesti.






Trapani, Misteri, particolare di Gesù nel gruppo (caduta sul torrente Cedron)
Ai Nolfo, invece, va attribuita una vigorosa modellazione e una perfezione - anche se lievemente marcata - nell'anatomia.
Della famiglia, il migliore è stato Francesco, che nella Caduta sul torrente Cedron ha comunicato tutte le sue qualità di artista, perché l'ha resa estremamente bella.

Concludendo, possiamo essere orgogliosi dei nostri valenti artefici, concittadini antenati, che ci hanno lasciato un patrimonio artistico notevolmente bello per movimento, espressione e vita, ed in cui hanno rispecchiato il calore e l'anima del sobrio popolo trapanese nel rievocare ed immortalare la piú grande tragedia dell'umanità.


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