Il Mistero «ut dicitur lo Cristo nostro che porta la cruci in collo», di autore sconosciuto, è stato originariamente affidato all'arte
«delli poveri giornateri»(37).
Il 23 aprile 1620 passò sotto le cure della categoria dei bottai(38), che lo abbandonarono nel 1772(39), data in cui
si associò al ceto del popolo.
Del gruppo, dove la figura del Cristo è opera di Antonino Giuffiida, curano materialmente l'uscita i commercianti di bevande alcooliche e gli agricoltori.
(37) Atto notaio Antonio Migliorino, AST.
(38) Atto notaio Melchiorre Castiglione, AST (all. XIV).
(39) Atto 17 maggio 1772: notaio Gaspare Guarnotta, AST.
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