Con atto del 1772 fu affidato alla categoria dei macellai e molitori (ars buceriorum), i cui capitoli risalgono al 1632(35).
L'unione con i mugnai ebbe breve durata, perché a distanza di qualche anno i macellai sono rimasti soli nella cura del gruppo, sebbene
contestati dagli altri ceti associati alla processione, i quali negavano loro il diritto di potersi fregiare del titolo di «maestri»(36).
L'arte, fece ricostruire il gruppo a Domenico Nolfo.
(35) MARIO SERRAINO op.cit., pag. 73.
(36) Atto 17 aprile 1772: notaio Gaetano Lombardo, AST.
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