Bella quell’alba
quand’ero bambina,
spenta la luna tutti già alzati,
nell’aria ancora
odor di tisana
grande ristoro
conforto d’un tempo.
Fuori armonia
dei lavoratori
che salutavano
con gran rispetto,
musiche e suoni
facean concerto
con quei mulini
che al vento giravan.
Schioccar
di fruste,
magico accordo
dal dolce canto
del carrettiere.
Quel latte fresco,
quell’aria pura
sani nutriva
grandi e bambini
anche se poveri
sempre felici,
color di rosa
i nostri visini.
La bella favola
è già finita
senza le macchine
l’alba era vita.
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