COMPONENTI DELLA GIURIA
Anna Burdua
Presidente
Direttrice Biblioteca di Erice
Gino Adamo
Poeta
Alberto Criscenti
Poeta
Mattia Cavasino Badalucco
Poetessa
Giuseppe Ingardia
Giornalista pubblicista, cultore di tradizioni popolari, lingua e poesia siciliana
Vito Lumia
Poeta e studioso della lingua siciliana
Beatrice Torrente
Poetessa
Finito di Stampare dalla Tipografia GENNA Settembre 2008
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I classificata (sezione lingua italiana)
PIOVEVA L'ARGENTO DEGLI ULIVI
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Si scendeva
in silenzio
carichi di involti
per lo stretto sentiero
che portava al pianoro
dove
la massa argentea degli ulivi
immersa
nella lattea trasparenza
della bruma ottobrina
splendeva
al tiepido sole…
Si scendeva
in silenzio
immersi nei pensieri
con
ancora negli occhi
il sapore acre
del sonno interrotto…
E quando
appena sfiorati
dalle lunghe pertiche
i frutti di giada
si staccavano dai rami
l'argento degli ulivi
pioveva
sui capi chini
sulle spalle curve
sulle mani tese
a cercare
tra rovi e spine
tra sassi e dietro le umide zolle
per riempire
ceste e bigonce…
…e pioveva l'argento degli ulivi
sulle ardenti speranze
sui miraggi
sulle attese…
…pioveva l'argento degli ulivi
sulle lacrime versate
sul dolore
sui sogni infranti…
e quando
anche l'ultima perla
rincorsa tra gli anfratti
o raccattata in recessi sinuosi
si aggiungeva
alle altre
mentre la neutra opalescenza
del pallido sole d'autunno
si diradava
e il fiato del vento
poggiava
fresche mani
sui visi accaldati
stanchi
si risaliva alla casa
dove
fragranza di pane caldo
odoroso di zagara
e refrigerio
di acqua di pozzo
offriva
il desco imbandito…
e mentre il cielo
di ponente
si tingeva di rosso
e l'aria
si faceva frizzante
il calore del fuoco
nel vecchio braciere
parlava
dell'incanto
di fredde serate invernali
allietate
dal canto di antiche nenie
e
scaldate
dal racconto di vecchie trame
in cui
intrighi irrisolti
si mescolavano
ad amori contrastati e
incerti…
ma l'argento degli ulivi
-calda coltre consolatoria-
rimaneva nell'anima
e scaldava i cuori…
Maria Concetta Naro
S. Cataldo (CL)
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Motivazione della giuria
Rievocazione ricca di “pathos” poetico cadenzata dalla felice scelta del verbo all'imperfetto.
La nostalgia di un passato felice e sereno è il motivo dominante che attraversa e fa da sfondo a tutti i versi della poesia. Il momento è quello della raccolta delle olive.
La poetessa magistralmente ci proietta in una atmosfera magica ove sono rievocate immagini che ispirano sensazioni di pace. “Si scendeva in silenzio carichi di involti per lo stretto sentiero…”e ancora “La massa argentea degli ulivi immersa nella lattea trasparenza della bruma ottobrina splendeva…”
Ora sono invece scene calde, pregne di umanità di quel tipico ambiente contadino che la poetessa vuole immortalare quali ricordi di un mondo che ormai non esiste più. Così leggiamo: “…stanchi si risaliva alla casa dove fragranza di pane caldo…e refrigerio di acqua di pozzo offriva. Il desco imbandito…il calore del fuoco… dell'incanto di fredde serate…allietate dal canto di antiche nenie…”
E l'argento degli ulivi era la, impregnava ogni cosa, presente e benedicente quale coltre amorevole, avvolgente che accarezzava gli animi e scaldava i cuori.
Per la giuria: Beatrice Torrente
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