Dalla prefazione di Giovanni Isgrò: … Nell’estensione “senza fine” di questo percorso fra richiami della memoria e condizioni oniriche, l’autrice raccoglie dall’immenso scenario della natura riferimenti analogici, frammenti e scorci evocativi, sonorità e visioni ambientali che le consentono di animare i suoi affreschi sempre densi di spiritualità anche quando appaiono attraversati da appassionata fisicità. [...]