Trapani Nostra

  Dalla prefazione di Flora Restivo:… Il cerso di La Commare non rimbomba, incide solchi, lascia tracce, tocca nervi scoperti, costruisce, pur nella grande offerta di spunti e copia di riflessioni, tenendo presente il valore del silenzio. Senza quel silenzio non si potrebbe avvertire il canto della cicala, ma solo il “grido del coyote”. … [...]

  Dalla prefazione di Marco Scalabrino:… Sensilibilissimo autore, Francesco La Commare avverte tutta la durezza dell’esistenza, se ne fa interprete: “dovendo sopportare peri enormi,/ in questo mondofatto di sospiri/ e maledetti imbrogli”, e impiega toni (quei “maledetti”) inusitatamente accesi rispetto alla usuale compitezza. … Ringrazio l’autore per avermi dato l’opportunità di pubblicare questo libro leggi [...]

Dalla presentazione di Luigi Picchi: Francesco La Commare ha il coraggio di percorrere e sondare l’umana sofferenza, quel1a individuale come quella collettiva (si vedano a riguardo le liriche dedicate allo tsunami, alle stragi del sabato sera o al piccolo Tommaso, vittima di un truce omicidio). Stanchezza e sconforto sono la dimensione più autenticamente attraversata e [...]

  Dal commento di Daniela Dentella Si tratta di 48 liriche rivolte all’universo femminile che il poeta, Francesco La Commare, descrive secondo la sua personale esperienza. Le sue immagini di donna si concretano principalmente quando si trova immerso nel silenzio oppure nella penombra, al buio nella stanza. Riaffiorano volti, voci, sagome, ombre, oppure solo le [...]

  Dal commento di Vincenzo Guarracino C’è un viaggio. un vuoto, un’attesa, a racchiudere e definire nel confine di una sostanza avvolgente di parole questa nuova raccolta, ennesima tappa dell’avventura poetica di Francesco La Commare. leggi il libro

Dalla prefazione di Anna Eleonora Cancelliere: Scavare fino all’anima la roccia lascia presagire – già nell’azione escatologica dello scavo – il prodromo di roccia. Roccia che diventa metaforico deittico e personificazione di anima, che guarda, scruta e scandaglia se stessa. Chi – come il poeta – si dedica al contatto e all’esplorazione della realta interiore, [...]

Dalla prefazione di Lucio Pisani: … La Commare sceglie le ragioni del suo lessico senza operazioni di artificio culturale privileggiando un colloquiare quotidiano perchè meglio la parola esprina l’immediatezza del suo sentire. Il risultato è apprezzablle perchè ne scaturisce un linguaggio lontano dalle mode, certamente carico di influssi e di ascendenze, anche ingenuo al limite, [...]

Dalla prefazione di P. Mario Testa: … Ogni tratto d’ombra che si allunga sulla terra per Francesco La Commare non è solo proiezione oscura di oggetti diversi ma simbolo di male che si distende sulla vita. Gli alberi a cui succedono altri alberi: secchi, senza foglie; su cui si posa il canto del vento, dal [...]

Dalla presentazione di Fabio Gabrielli: … La poesia religiosa di La Commare si dipana, in senso turoldiano, tra accorata ricerca del Vero, angoscia del possibile abbandono, problematicità e dubbio; in una parola, nella drammaticità del credere, che non è tiepida adesione ad una confessione, bensì lacerazione interiore e intima, sofferta meditazione: Ipotesi·e A chiudere l’epilogo [...]

Dalla presentazione di Vincenzo Guarracino: … L’autore, che significativamente aveva concluso il libro precedente col proposito di “dare meno peso al malumore”, proclama e realizza in tal modo il suo rifiuto a sottostare a condizionamenti e incomprensioni, sbarazzandosi di ogni “ruggine visiva” nella definitiva acquisizione di “occhi d’esili fànciulli” capaci di guardare il mondo in [...]

Dalla prefazione di Aldina Arizza: stagione creativa di Francesco La Commare, che si lascia alle spalle il lungo ed incalzante esercizio, iniziato nel 1987, coi versi di Gocce d’amore, e via via intensificatosi, di biennio in biennio e poi di anno in anno, fino al volume Attraverso me vivendo gli altri, del 1999. Si assiste [...]