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L’ arte dei fabbri-ferrai (ars firrarorium, clavitteriorum, scopitteriorum et spatorum) ebbe affidato il gruppo raffigurante l’arresto di Gesù, anticamente detto “La Presa” o “La Cattura”, con atto rogato presso il notaio Aloisio Maurici il 7 agosto 1765, corda 13149, pagina 1209 (Archivio di Stato di Trapani). Non si conosce l’autore del gruppo scultoreo originale che secondo alcuni studi è stato attribuito all’arte di Mario Ciotta. Con atto datato 8 agosto 1765, notaio Gaspare Fiorentino – rogito 135 – (Archivio di Stato di Trapani), venne concesso alla categoria di ricostruire il gruppo dopo una rovinosa caduta dei portatori verificatasi nella processione di quell’anno e sempre nel medesimo atto, venne affidato all’artista trapanese Vito Lombardo, la ricostruzione del gruppo e precisamente “… che il firraro Giuseppe Greco, il chiavittere Rocco Anastasi e il calderaio Giovanni Tramuta (tre dei quattro consoli di quell’antica arte) commissionarono lo scultore Vito Lombardo a travagliare e formare cinque personaggi continenti la Presa di Gesù Cristo, Mistero di detta arte e cioè un Santo Cristo, San Pietro in atto di tagliare l’orechia a’ Marco, detto Marco e dui Giudej collaterali a detto Santo Cristo, coll’attegiamenti a seconda del modellino consegnati “. Vito Lombardo lo ricostruì usando le teste del precedente ” mistero ” e aggiunse la figura di Malco che nell’ originale non esisteva. Segui lettura: L’Arresto – Ceto dei Metallurgici – Preparazione all’uscita 2009 Articolo GDS del 8-04-2009 Il programma e tutte le manifestazioni religiose in provincia di Trapani La Processione della Madre Pietà del Popolo, secondo appuntamento solenne a Trapani per i riti della Settimana Santa. All’interno le foto. … La sentita partecipazione popolare alla processione fece sì che nel 1727 il vescovo di Mazara, Monsignor Castelli, che ne aveva consentito lo svolgimento, riconoscesse ai suoi partecipanti l’indulgenza di quarantatrè giorni. Inizialmente furono i confrati di S. Annella a portare a spalla la sacra immagine, seguiti dai battenti che si percuotevano a sangue per espiare i peccati, in un rito particolarmente diffuso in quegli anni. La processione assunse con il tempo un vero e proprio carattere di popolo, a differenza di quella del giorno prima, legata alla categoria dei Massari, seppur anch’essa largamente amata dai trapanesi. Segui lettura: Riti & Processioni: Madre Pietà del Popolo 2009 Con la Processione della Madre Pietà dei Massari, iniziano solennemente a Trapani i riti della Settimana Santa. All’interno le foto. … I massari, proprio negli anni in cui la processione iniziava dalla chiesa di S. Spirito, al fine di poter avere almeno per un giorno l’icona di Maria nella loro zona (Piano di S. Rocco), decisero di costruire dapprima un altare in legno e poi una vera e propria cappella per meglio venerare la Sacra Immagine e tale cappella la si costruisce ancor oggi in Piazza Lucadelli, dove la Madonna è vegliata per tutta la notte tra il martedì e il mercoledì. Quando nel 1864 si demolì la chiesa di S. Spirito, la processione prese avvio dalla chiesa di S. Rocco e ciò sino a quando (intorno al 1867), non si trasformò la stessa chiesa in un ufficio postale, con il conseguente avvio del corteo dalla chiesa di S. Francesco d’Assisi. E’ in quegli anni che il canonico Fortunato Mondello nella sua opera “Spettacoli e feste popolari in Trapani” menziona la processione con il termine di “Madonna della Pietà”.
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