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Il caro amico Giuseppe Romano ha aggiunto una pagina al suo LIBRO APERTO sulle carceri trapanesi
Da: Santa Caterina alla Colombaia si tratta di: LA STORIA DI “CAPORAL COSIMO” BRIGANTE morto nel carcere di San Giacomo a Favignana
La_Torre_di_Misiligiafari di Alberto Barbata
leggi il libro Cari amici vi presento ancora un libro, questo a differenza di altri non è da leggere bensì da sfogliare, realizzato dalla Amministrazione Comunale di Valderice.
Valderice – Murales e Graffiti Attraverso le fotografie realizzate da Enzo Barraco, si è realizzato questo libro, che raffigura 30 tra murales e graffiti del Comune di Valderice, (dalla presentazione del pittore Vito Criscenti Dovital)
Segui lettura: Istituto d’Arte – Sez. Corallo – Le foto della mostra didattica 2009 Cari amici oggi vi presento un libro particolare, anche questo, come altri, fa parte della nostra storia.
Un libro realizzato da Giuseppe Romano. Un libro inedito, nel senso che non è mai stato stampato. Da: Santa Caterina alla Colombaia Per libera concessione dell’autore il quale ringraziamo. L’articolo è stato tratto da: http://www.siciliano.it/news.cfm?id=1598 Antonino Giaramita.
Nasce a Trapani ed ha vissuto nella sua città fino al 1981 compiendo tutti i suoi studi dall’asilo di “Trentapiedi” alle scuole elementari dell’”Incoronata” in via Argenteria e poi a “San Pietro”, ed ancora dalla “Simone Catalano” all’Istituto per Geometri dai Salesiani in via Cesarò per poi laurearsi a Genova in Giurisprudenza ed a Roma in Economia.
Dall’ottobre del 1981 la sua residenza è l’Italia intera poichè gira continuamente tutta la penisola, per ora è a Torino ma dal mese di agosto sarà Genova.
Con questo articolo intende dare più luce ad un personaggio siciliano molto poco conosciuto e valorizzato (Eufemio) e nel contempo indirettamente sottolineare la nostra lontananza storica, politica e culturale dai napoletani.
Tutti ci assimilano erroneamente a loro quali “meridionali” e per via del Regno delle due Sicilie che però nel corso dei diversi millenni di storia siciliana fu solo una invenzione geopolitica per di più esistita solo per pochi decenni ai tempi dei Vespri siciliani 1282 e poi solamente per circa 40 anni dal 1816 al 1860.
Riflettiamo su questi dati storici e premesso che il popolo siciliano (a prescindere dalla Mafia che è un’altra cosa con altre motivazioni storiche) è sempre stato un popolo pacifista e culturalmente aperto.
Togliendo guerre e rivolte ”fisiologiche” avute nel corso dei millenni; principalmente solo tre sono state le occasioni eccezionali in cui i siciliani “hanno preso le armi” e guarda caso sempre contro i napoletani…:
Segui lettura: EUFEMIO – il suo passaggio nella nostra terra – di A. Giaramita |
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