Dalla nota introduttiva del Prof. Salvatore Castanza:
… Don Leonardo Zangara, in questo “ricordo” – tra luci di devozione e impegno teologale, e ombre di emarginazione sociale, e strana condotta di vita – come l’ha tracciato Rosa Maria Ancona, racchiudeva forse nella sua inquieta personalità le savie “follie” dell’uomo. Da un lato una fede “figurale”, che lo trascinò, morente, ai piedi della statua della Madonna del Soccorso, e dall’ altro il suo disprezzo delle “usanze” mondane (e religiose) fino ad estraniarsi dal paese, che, del resto, lo respingeva (avi i puci). Il ritratto che ne fa l’Ancona – agile poetessa, e perciò ben consapevole degli anfratti spirituali e morali dell’uomo nella sua esistenzialità, tracimata sul dissenso dei suoi compaesani e della stessa Chiesa ufficiale – insegue i percorsi, in verità tortuosi, di don Leonardo Zangara, per raccogliere in qualche modo le linee della sua vita di insegnante, di prete e, anche, di uomo politico impegnato su diversi fronti: l’adesione al fascismo mussoliniano e, poi, al progetto del “rilancio” del porto di Castellammare, per il quale scrisse un accurato studio (1907). …
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Ringrazio l’autrice per avermi dato l’opportunità di pubblicare questo libro anche se parzialmente