Trapani Nostra

Segue la pubblicazione delle riviste “TRAPANI Rassegna mensile della Provincia” curate da prestigiose firme del panorama intellettuale trapanese. Questa è datata Maggio 1959. Queste riviste mettono in evidenza sia l’operato dell’Ente Provincia sia i fatti accaduti nei periodi di riferimento. Un doveroso ringraziamento va dato a Giovanni Ingoglia per la Provincia Regionale di Trapani ed alla dott.sa Margherita Giacalone Direttrice della Biblioteca Fardelliana per avermi aiutato a divulgare le riviste.
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Alcune foto, quelle che vi presento, relative alla GHIGLIOTTINA, un tempo usata fuori le mura per eseguire le esecuzioni capitali, custodita all’interno del Museo Interdisciplinare Regionale Agostino Pepoli. Questo, cari amici, è un invito per tutti i trapanesi e non, a visitare l’immenso patrimonio artistico e culturale presente nel nostro Museo, vi invito quindi ad uscire con i vostri bambini e “toccare con mano”, visivamente parlando, gli oggetti della nostra tradizione. – All’interno una ricerca storica di Salvatore Accardi

Dallo scrigno della famiglia Auci, già pubblicati sul sito per onorare la memoria dello Zio, la prima pubblicazione «Il Trapani – Le sue stagioni 3». Questo numero dedicato a Peppino Messina. Il Segretario Peppino Messina all’Aula mentre passeggia nervosamente dinanzi agli spogliatoi granata poco prima dell’inizio di una partita. Si parte rivivendo il cammino del Trapani attraverso i tabellini, i risultati, le classifiche e le statistiche di tutte le sue stagioni. Archiviati i campionati 1967-68 e 1984-85, è ora la volta della stagione 1959-60, l’ultima giocata dai granata sul terreno del vecchio Aula. Ringrazio la famiglia di Franco Auci per avermi permesso di pubblicare questo libro.

Un’altra fotopoesia datata 2007 di Vito Blunda dal nome «Li ccriasiàstichi 2007»

Dalla Prefazione di Nino Marino   Leggendo Gino Solitro… Non s’allontanerebbe molto dal vero la mala lingua che m’ammiccasse di scrivere di Gino Solitro per parlare di me. Ma la cosa ha un senso: all’evidenza lontani, anzi opposti, furono i mondi nei quali vivemmo la nostra vita pubblica e leggemmo i nostri privati libri; lontani anche per la differenza anagrafica: ai miei diciottanni Solitro ne aveva già ventotto e pienamente vissuti. …