Dalla postfazione di Renato Lo Schiavo: «Ma tu ci pensi, che oggi nessuno più ha voglia di inventare né di imparare i cunti e che l’unico grande cuntastorie rimasto in servizio permanente effettivo è la televisione?» «“… con la sua etica manovrata dal potere, con la sua verità veicolata dai suoi falsi sofisti di turno”: sì, l’ho letto anch’io. Sapresti farmi capire perché?» – «Da bravo esegeta testuale per professione, avendo inquadrato l’affermazione di Milana nel campo del “rammarico”, la prima spiegazione che mi darei è quella del filopassatismo: com’era bello una volta, quando eravamo tutti più semplici, più buoni, più genuini…»
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