Dalla introduzione dell’autore: Ritengo che il mto cuore avrebbe cantato prima. parecchio prima, perché una musica di fondo l’ha sempre avuta. Ma un po’ i miei tanti bobbies, un po’ il motorisma (motociclismo prima e automobilismo dopo), ma principalmente la mancanza di «’dda paci chi truvai già fattu granni» come dico nella poesia «la me’ casa», hanno represso e ritardato il manifestarsi della mia musa. Oggi, come una botte piena di vino a cui si pratichi un foro, la poesia sgorga sincera. Mi auguro che il suo bouquet sia gradevole per chi mi legge.
Articoli correlati:
- Libri: VOLANO GLI ANNI SENZA MAI RITORNO di Giuseppe Ingardia
- Libri: SINFONIE D’AMORE di Maddalena Buscaino
- PACECO 16 – la presentazione del libro nel ricordo di Nino Basiricò
- Libri: CU LU CORI ‘N MANU di Alberto D’Angelo
- Libri: PROFUMO DI TALCO di Giuseppe Canzoneri
- Libri: Il Vigile Urbano a cura dell’Università delle Tre Età
- Libri: «LA CIVILTA’ CONTADINA» di Rosa Maria Ancona
- La Biblioteca Fardelliana rischia di chiudere
- Libri: FRITTURA MISTA di Vincenzo Adamo
- Libri: STA TERRA E’ LA ME ZITA di Giuseppe Morfino Piccione