Dalla premessa del libro: Assai spesso si tramandano ai posteri soltanto le virtù e le gesta eroiche dei personaggi illustri, occultando alcuni aspetti non edificanti della loro vita. Tale è il caso di Turillo di San Malato, passato alla storia come estroso personaggio e leggendario spadaccino. Purtroppo ebbe anch’egli le sue umane debolezze. Le sue agiografie, infatti,non dicono che, dopo aver dilapidato gli ingenti beni della ricchissima famiglia, visse gran parte della sua vita elemosinando denari dai suoi più affezionati amici. Lo documenta questo epistolario, che raccoglie le missive inviate da Turillo, nell’arco di circa quattro decenni, a vari membri della Famiglia Patti-Marini, dapprima a Vincenzo Patti, successivamente a Giuseppe e Nunzio Marini.
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