Dall’introduzione al libro: Tra le tante sfide al Governo del Re, stampate alla macchia, che leggevansi affisse alle mura della città, annunziatrici il giorno della lotta del popolo contro la soldatesca borbonica, ve ne ha una, che a me sembra delle più fiere, la quale così diceva: «Fratelli! Siamo Siciliani o pur no? A che dunque aspettare quando il Re ci vuole suoi schiavi e nella miseria? Mostriamo il nostro valore, corriamo all’armi; sia il 12 gennajo del 1848 tremendo al tiranno ed ai vili suoi sgherri; ed a noi di gioja. All’armi». Ringrazio l’emerito bibliotecario Alberto Barbata per avermi prestato questo libro. Clicca quì per legggerlo.
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