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Edicola: LUMIE DI SICILIA – Nr. 161 – Aprile 2022

 


Da questo articolo i precedenti numeri di:
LUMIE DI SICILIA
Periodico dell’A.Cu.Si.F.
Associazione Culturale Sicilia Firenze
Ringrazio Mario Gallo per questa opportunità
(clicca sul logo per visualizzarlo e leggerlo)
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PRESENTAZIONE

Il numero 161 lo dedico alla memoria del mio compagno di classe dal 1944 al 1946, Marco Leone, scomparso in questi giorni (con me, in un collage che riprende un particolare – in alto a dx – della foto di fine anno della 3a B del Liceo Classico “Leonardo Ximenes” di Trapani, inserita in una foto insieme nel 2018. Le mie estati in Sicilia iniziavano e finivano sempre con una rapida visita da lui a Mondello).

Il “dopo” ce lo racconta lui in una sua recente pubblicazione: “[… ]
Si è dato il caso particolarmente fortunato che venissi ad incontrare, dopo sessantuno anni dalla maturità classica, il 1946, il compagno di classe Mario. Mario Gallo, il più giovane di noi, appena sedicenne che raggiungeva il traguardo dell’esame di maturità con una già profonda, matura coscienza politica e civile. In quell’infuocato momento del ’46 di attesa del referendum Repubblica-Monarchia, in un clima generale di forti tensioni e di accesi confronti, dopo la tragica conclusione della guerra, Mario si proponeva in classe in alcune iniziative di un confronto sull’importante scelta esponendosi anche nel rapporto con qualche docente. “Stia zitto lei che ha i pantaloni corti” ammoniva il vecchio, stimatissimo professore di latino di fede monarchica, tentando di zittire Mario che lo interrompeva in un suo riferimento al momento politico dal suo punto di vista.
Per tanti anni in me il ricordo di Mario nel rammarico di un’amicizia non compiuta. Ora, nel ritrovarlo, il dono di quel compimento… [… ] “

Ho ritenuto di premettere questa annotazione di carattere personale (oltre che per un doveroso omaggio all’ultimo amico della mia generazione) nella considerazione che il brano riprodotto ben s’inserisce nel contesto del tema che apre questo numero, è come la continuazione dei miei appunti delle pagine 2/3.
* * *
Le vicende belliche e il dramma umano, a cui in queste settimane assistiamo impotenti, inevitabilmente mi riporta a quanto vissuto dalla mia generazione nel corso della II guerra mondiale: da qui lo spunto per l’immagine di copertina dedicata al bombardamento della città di Trapani del 6 Aprile 1943 e alle pagine 2/3 una mia nota su quel periodo bellico.

Il tema della guerra continua a sollecitare accorati accenti in Siriana Giannone, che dedica il suo intervento (8/9) al rientro in patria del corpo di un siciliano dell’Armir, l’armata “sparita nella steppa”, caduto a Krasnogorovka, appunto in Ucraina.

Ampio spazio, come di consueto, alle recensioni:
Maria Nivea Zagarella dal suo inseparabile microscopio ci offre (4/5) un’ampia veduta della raccolta poetica Focu di Muncibeddu di Vito Mercadante (1873-1936);
Marco Scalabrino recensisce… Marco Scalabrino con un esame del suo operare di poeta e critico letterario nel rapporto con il dialetto siciliano (10/11);
Gaspare Agnello commenta (12/13) una corposa opera di Giovanna Giordano, Il profumo della libertà, che definisce “un inno alla vita, alla magia della natura, alla libertà”.

Per i racconti troviamo:
Bia Cusumano con L’Albero di limoni (6/7) intreccia una palpitante rassegna, tenera e coinvolgente, di vita familiare in un racconto-sogno, protagonista l’albero di limoni piantato dal nonno quando lei era bambina.
Di Giovanni Fragapane, fantasioso creatore di gialli, due minigialli al fulmicotone: L’infarto (7) e Lassa fa’ (13).
Le ultime lavandaie è un racconto-cronaca di costume, di Piero Carbone, che descrive la dura condizione di vita delle donne delle sue contrade che “in serena letizia” si guadagnavano da vivere lavando i panni al lavatoio pubblico: “…caparbie sofferenze, tenace attaccamento alla vita” (15/16)

Ai vespi siciliani (14) si accompagna una bevuta di buon vino all’osteria propiziata da un festeggiamento religioso in corso per le strade della città.
Altra ricorrenza religiosa, la veglia alla Madonna dei massari del Mercoledì Santo a Trapani, al seguito del padre di una sonnacchiosa ragazzina, Ina Barbata, cun’occhiu chiusu e unu apertu, vivamente rivissuta in dialetto a pagina 17/18.

Adolfo Valguarnera divide il suo Amarcord fra la pagina 19 e, ”ospite” di Anthony, a pagina 23. Il quale Anthony Di Pietro c’intrattiene (21/23) su ricette e usanze pasquali delle sue contrade con una puntatina al pesce d’aprile, in uso in tempi meno tristi di questi.

Per chiudere, un’escursione sull’Etna ci sta proprio bene! E’ a pagina 20: ci guida Santo Forlì.

In appendice, in 12 pagine, la prima parte del secondo libro dell’Iliade trascritta in siciliano da Luigi Nastasi.

A tutti una buona lettura e auguri di una Buona Pasqua, che non sia…mala.
Mario Gallo

Per consultare un qualunque numero di Lumie di Sicilia si può copiare il seguente indirizzo sul browser internet

http://www.lumiedisicilia.eu/numeri/lumiedisiciliaQQQ.pdf

e sostituire a QQQ un numero tra 1 e 150. Per esempio
http://www.lumiedisicilia.eu/numeri/lumiedisicilia59.pdf per il numero 59.

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