PRESENTAZIONE
Siamo al numero di gennaio di Lumie di Sicilia, il 158, il primo di un nuovo anno che, speriamo tutti, possa segnare la fine di un incubo che attanaglia il mondo intero.
La copertina richiama eventi drammatici che hanno funestato la Sicilia nel mese di gennaio: i terremoti del 1693 e del 1968.
A pagina 2 il nostro musivo “Buon Anno” alla Sicilia.
Si rinnova l’ambita presenza di Maria Nivea Zagarella (3/4) la quale – uno sguardo – si addentra nella drammatica condizione degli abitanti del Sahel, un’ampia fascia del territorio africano, per i quali “E Sicilia e Italia continuiamo a far da ponte quotidiano attingibile/inattingibile per migliaia di disperati”, che troppo spesso -aggiungiamo noi – concludono il loro peregrinare in fondo al mare.
Ina Barbata c’intrattiene sul suo infuocato incontro niente meno che con Sant’Antonio (5/6).
Siriana Giannone ricrea un agghiacciante dialogo fra due soldati in guerra di…fronte al quale si resta senza parole. Siriana scrive col cuore, con tutta se stessa! (7/8).
A pagina 9, un’altra scheda di un siciliano mandato al confino, noto…luogo di villeggiatura.
Lorenzo Spurio s’impegna nella recensione alla nuova opera poetica di Davide Cortese (Lipari, ME, 1974), Zebù bambino… “l’immagine di un delirio autentico di una società disfatta nelle sue relazioni e nei sensi primordiali di affetto, amicizia e vicinanza” (10/11).
Santo Forlì, instancabile esploratore, ci guida in un’altra escursione: questa volta andiamo a Novara di Sicilia (12/13).
Marco Scalabrino analizza (14/15) Learn Sicilian II / Mparamu lu Sicilianu, una più avanzata grammatica realizzata dal Prof. Gaetano Cipolla per i siculo-americani che vogliano imparare il siciliano, una pubblicazione: “che non è solo un libro zeppo di regole, giacché imparare una lingua vuol dire anche conoscere la cultura del paese in cui la lingua è parlata”.
I vespi siciliani, a cui seguono il testo e il link della canzone “Lu salinaru” di Modugno, sono a pagina 16.
A pagina 17un inserto pubblicitario di fine ‘800.
Vito Di Bella rievoca (con un…omaggio finale!) il vecchio materasso di lana: c’era una volta…! (18).
Da pag. 19 a 21 sono vivacemente illustrati da Anthony Di Pietro: La Statua della Libertà e Roseto in Pennsylvania (che prende nome da Roseto Valfortore, provincia di Foggia).
Last but not least, chiude Adolfo Valguarnera col suo Amarcord dedicato ad usanze e personaggi siciliani.
Altrettanto… last but not least, i nostri più cordiali auguri a Lettrici e Lettori di Lumie di Sicilia.
Mario Gallo
P.S. Mentre scrivo questa nota mi giunge la notizia della morte di uno dei più cari amici degli anni verdi, NICOLA LA COMMARE.
A lui, pur se sconosciuto a gran parte dei lettori, mi sia consentito dedicare questo numero di Lumie di Sicilia.
Per consultare un qualunque numero di Lumie di Sicilia si può copiare il seguente indirizzo sul browser internet
http://www.lumiedisicilia.eu/numeri/lumiedisiciliaQQQ.pdf
e sostituire a QQQ un numero tra 1 e 150. Per esempio
http://www.lumiedisicilia.eu/numeri/lumiedisicilia59.pdf per il numero 59.
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la raccolta di lumie di sicilia con 148 numeri e 14 supplementi + i vespi siciliani (I e II parte)
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