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Edicola: LUMIE DI SICILIA – Nr. 149 – Aprile 2021

 


Da questo articolo i precedenti numeri di:
LUMIE DI SICILIA
Periodico dell’A.Cu.Si.F.
Associazione Culturale Sicilia Firenze
Ringrazio Mario Gallo per questa opportunità
(clicca sul logo per visualizzarlo e leggerlo)
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Questo è il numero 149 di Lumie di Sicilia. È il numero di aprile, mese che segnerà, a Dio piacendo, il mio 91mo compleanno, mercoledì 14.
La copertina e una nota nel sommario (pag.1) richiamano l’immane affermazione di dignità che furono i Vespri Siciliani.
Siriana Giannone continua (pag. 2/3) la commossa ricerca di testimonianze su episodi di sofferenze e lutti provocati dalle guerre combattute dal nostro Paese.
Gaspare Agnello (pag. 4) presenta una pubblicazione di due autori, Salvatore Picone e Gigi Restivo che mettono in risalto il legame di Sciascia con la sua terra.
Le pagine 5 e 6 sono dedicate ad un ricordo di Nat Scammacca da parte di Nicolò D’Alessandro.
Dal periodico palermitano “Il Bandolo” abbiamo ripreso una nota di Pippo Pappalardo sul “fascino del dialetto siciliano”(pag. 7).
Questa volta Giovanni Fragapane, in luogo del consueto giallo, ci guida passo passo sul consumarsi di una “gustosa” truffa architettata a regola d’arte alle spalle di una mezza dozzina di allocchi (pag. 8/9).
Alle pagine 10 e 11, i Vespi Siciliani ospitano, oltre la consueta rubrica, un vivace scritto dialettale di Ina Barbata dedicato ad una vecchia zia ed alla sua passione per il gioco del lotto.
La dotta nota letteraria di Marco Scalabrino questo mese (pag. 12/14) è rivolta all’analisi delle odi di Giovanni Meli.
Adolfo Valguarnera, nel suo Amarcord, dedica la sua briosa carrellata a ricordi e personaggi siciliani (pag. 15/18).
Lo segue Antony Di Pietro che, dalla capace cassapanca portata al seguito a New Haven dalla lontana Sicilia, continua a tirar fuori impensate “perle” di cose ed usanze lontane nel tempo (pag. 19/22).
A pagina 23, Santo Forlì ci guida a respirare aria pulita in una delle sue tante escursioni sui monti del Messinese.
Last but not least, Vito Di Bella (autore della raccolta di parole e detti dialettali Accura comu palli!), emerito giuslavorista, ha riassunto per noi una sua documentata ricerca su “Povertà e reddito di cittadinanza”, un tema di scottante attualità, che in Sicilia assume aspetti particolarmente pesanti (pag. 24/26).
L’ultima di copertina reca una bellissima foto delle Gole di Alcantara.
Un cordiale saluto e auguri di una Buona Pasqua che possa segnare la rinascita da tutti noi attesa.
Mario Gallo

 

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