Dal testo inviatomi da Vincenzo Scuderi: A Trapani, nel 2009, in due testi quasi complementari l’uno dell’altro, è stata formulata l’opinione – non mi sentirei di definirla una vera e propria tesi scientifica: tanto è lo spazio lasciato all’immaginazione nella lettura dei linguaggi formali, tante le forzature e gli errori veri e propri nei richiami e nei raffronti stilistici – secondo la quale sarebbe stato il famoso architetto G.B. Amico, tra il 1750 e il 1752 ad aprire l’occhio di luce centrale nella parete meridionale del monumentale scalone dei Carmelitani, oggi del Museo Pepoli;…
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