Fino al 1947 ci fu a Trapani la consuetudine della cosiddetta ” ‘a ulata ri l’angiuli”. In cosa consisteva? Durante la processione della Madonna, per parecchi anni, si volle abbellire lo spettacolo con dei bambini che, al giungere della Madonna, attraversavano la strada volando da un balcone all’altro legati con delle funi. I bambini venivano vestiti da angeli, con le alucce i vestitini di raso, uno rosa e l’altro azzurro, i capelli pettinati con i boccoli e le coroncine di fiori sul capo.
Appena la Madonna stava per passare, gli angioletti venivano lanciati dal balcone, mentre da quello di fronte si tirava la fune facendo così attraversare la strada agli “angiuli” che si incontravano al centro della via proprio sopra dove si era fermata la Madonna. Capitò però spesso che i bambini, terrorizzati da questo lancio nel vuoto, si mettessero a piangere facendo finire in farsa la sacralità del rito.
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