Tratta dalla silloge FRAMMENTI D’AMORI (2012), nella presentazione della quale, Salvatore Valenti annota: “[…] C’è nelle sue poesie il bisogno d’amore sia esso fisico o metafisico, sensuale o platonico, un amore, spesso, anche nostalgico e che rivive in tanti momenti della sua giornata. Un amore che, a volte, si soggettivizza, a volte, si universalizza a seconda che l’animo poetico lo coglie nelle singole persone o nell’essere dell’universo e della natura. […] nel suo fare poesia in modo tanto chiaro e accattivante come solo un animo nobile può concepire.” (gab)
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