APPELLO DI COLLABORAZIONE RIVOLTO A TUTTI E A TUTTE – Uso l’ospitalità che mi ha dato, gentilmente, Lorenzo Gigante per rivolgere un appello a quanti uomini e donne, hanno voglia di collaborare nella ricerca che sto conducendo, al fine della pubblicazione di un libro sulla CUCINA MATERNA. IO TRAPANESE DOC. vivo a Bologna da alcuni decenni e lavorando culturalmente e socialmente con le straniere di provenienza dell’Africa del Nord , ho avuto modo di constatare, in tanti anni di meticciato, molte analogie antropologiche ed etnologiche, soprattutto nella preparazione del cibo.
E’ chiaro che nella grande trasformazione – globale, che coinvolge tutti, molte cose sono cambiate, ma è fuor di dubbio che si possa dare un contributo culturale e aiutare nella trasformazione delle abitudini, anche alimentari, in meglio.
Il mio intento con CUCINA MATERNA è di una espressione-proposta culturale collettiva , anche connotata territorialmente, che non miri soltanto ad una ricostruzione storica, ma affondando nelle radici della nostra memoria, recuperare quella CUCINA DEGLI AFFETTI, che sia la madre o il padre o la zia-nonna a cucinare non è indispensabile. Mi riferisco ad una cucina che nutra, educhi, si prenda cura della PERSONA CUI VOGLIAMO BENE
Ma che si rifaccia ad una preparazione del pasto con prodotti naturali, semplici ma equilibrati.
Preparati con amore.
Per gustare e nutrirsi con amore.
So che è difficile contrastare la moda dei grandi chef, del cibo industrializzato già i pronto, delle offerte speciali, delle diete vegane, vegetariane, crudiste lanciate dalla moda del momento, ma il tentativo va fatto per non essere complici, anche di disastri dovuti all’alimentazione errata.
Io vorrei iniziare con la Sicilia soprattutto Trapani dove si basano le mie conoscenza- esperienza di cucina materna , poi prevedo anche altre zone.
Ai lettori e alle lettrici di Trapani nostra chiedo di aiutarmi in tale lavoro che è anche voglia di recuperare le mie origini, rinverdire le mie radici…
Sarei molto felice se riuscissi ad avere risposte al mio appello.