EVENTI in PROGRAMMA

Meteo Windy.com

rilevazioni satellitari
Folklore Personaggi Trapanesi Sezione dedicata ai libri Sezione dedicata alle foto del sito Pagina dedicata alle foto di Trapani e Provincia La pagina delle ricette tipiche trapanesi

Volti dei Misteri

DSC_0805.JPG

troviamola

il 26 ottobre è
il tuo compleanno

Gallery

IMGP2528.JPG IMGP0417-a.jpg madonna_dei_massari_2009_dsc_1773.jpg Trapani-003.jpg IMGP0392-a.jpg

Registrati

Numero sottoscrittori

    538

Castelvetrano: Triscina presentato rostro delle Egadi – Art. di Max Firreri

QUELLA SIGLA È LA FIRMA DEL FONDITORE? TUSA SVELA IL PARTICOLARE SU UN ROSTRO ESPOSTO – «V1D» è la sigla che è stata trovata unicamente all’interno di uno dei dieci rostri finora recuperati alle Egadi. Il particolare che rappresenta la vera novità nella campagna di scavi nel mare delle Egadi condotta in questi anni in 270 chilometri quadrati di mare dalla RPM Nautical Foundation, è stato svelato per la prima volta dal soprintendente del mare Sebastiano Tusa, …
cogliendo l’occasione dell’esposizione al pubblico al Campus archeologico museale di Triscina di tre dei dieci rostri recuperati alle Egadi.
Uno dei tre è attualmente in uno dei laboratori del Cam per la pulitura. L’archeologo è intervenuto ieri dopo la premiazione del festival, per illustrare questo particolare che sino ad ora non era stato reso pubblico. «La sigla si trova all’interno di uno dei rostri ed è l’unica sino ad ora trovata – ha detto Tusa – non possiamo escludere che si tratta della firma del fonditore. Ulteriori studi scientifici ci consentiranno di acquisire ulteriori elementi. La sigla rappresenta, comunque, un elemento unico sino ad ora mai scoperto». «L’analisi accurata del bronzo ci ha consentito di studiare la bravura dei fonditori – spiega l’archeologa Cecilia Buccellato che sta collaborando con la campagna di ricerca – ogni rostro, dal peso medio di 180 chili, veniva preparato in un unico blocco e la presenza di poche bolle d’aria ci ha consentito di giudicare la bravura dei fonditori nel realizzare un unico pezzo in una volta». In fondo al mare delle Egadi, attualmente, rimane ancora un rostro già individuato e da recuperare. «Soltanto setacciando altre zone di mare possiamo riuscire a sapere della presenza di ulteriori reperti risalenti alla battaglia delle Egadi avvenuta nelle acque delle Egadi il 10 marzo 241 a.C. fra le navi romane e quelle cartaginesi» ha detto Tusa.



Visualizza il video in altra pagina




 

 

 


Articoli correlati:

Share Button

Devi essere collegato per poter inserire un commento.