COMUNICATO STAMPA (Lilli Genco) – La Statua di San Martino a cavallo che rappresenta il momento in cui il santo divide la sua cappa con il povero, è stata ricollocata in chiesa dopo il restauro degli anni scorsi che aveva riportato l’immagine al suo antico splendore.
L’opera d’arte realizzata in legno intagliato, dorato e dipinto è opera della metà del secolo XVI dello scultore ericino Curatolo. Sono stati inoltre ricollocati nei loro luoghi di origine numerosi arredi, quali per esempio, i candelieri e le pigne dell’altare maggiore e restaurate, per essere usate durante la celebrazioni, le sacre suppellettili, quali il turibolo.
La chiesa di San Martino ad Erice è uno scrigno di opere d’arte che vanno dal secolo XV al XIX. Lunedì, al termine della celebrazione eucaristica, la prima presieduta dal vescovo Fragnelli ad Erice, ci sarà un momento di fraternità con i tradizionali sapori di San Martino (muffuletti, dolci, biscotti, vino cotto, castagne …).
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