Dalla prefazione di Antonino Mondino: Nelle sue liriche il poeta Giuseppe Ingardia ora canta i fatti della vita, ora ragiona la natura che ci ospita, ora evoca i sentimenti e lancia appelli d’anima come sogni evanescenti, ora si impegna accogliendo particolari istanze sociali, dimostrando in fondo, che esistono valori spirituali indiscutibili sulla scia della parola, del suono e del calore. … Un libretto questo mai andato alla stampa datato 1967. Ringrazio Alberto Barbata per avermi prestato il libro.
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