C’era la folla delle grandi occasioni, venerdì 23 dicembre, al primo piano del Palazzo vescovile. Nella sala delle udienze del vescovo mons. Francesco Micciché erano presenti il presidente della provincia regionale di Trapani Mimmo Turano, i sindaci di Erice Giacomo Tranchida, quello di Valderice Camillo Iovino, altre autorità civili e militari. Occasione dell’incontro, l’inaugurazione del nuovo Archivio Storico della Diocesi di Trapani.
Don Alberto Giardina, dal 2006 direttore del’Archivio, dando il saluto agli intervenuti, ha sottolineato che “oltre all’indiscutibile valore ecclesiale, i documenti raccolti ed ordinati che riguardano la vita e la cura pastorale rappresentano un bene di primaria importanza. Il patrimonio archivistico ecclesiastico, in quanto bene culturale, sarà offerto alla fruizione della comunità che li ha prodotti e a coloro che possono avvantaggiarsene per conoscere la storia del popolo cristiano, le sue vicende religiose, civili, culturali, sociali. Custodire e valorizzare la memoria è per la nostra Chiesa di Trapani un impegno preferenziale poiché essa non desidera conservare un passato cristallizzato o consegnare delle carte sbiadite e logore a causa del tempo, ma ‘far parlare le carte’, trasmettere il deposito e l’eredità della tradizio fidei; rinnovare la fedeltà a Cristo che, non solo nella sinassi eucaristica, invita a fare memoria e a non macchiarsi del peccato dell’oblio”.
Dopo il saluto del Presidente della Provincia, la prof. Stefania La Via, specialista in Archivistica, Paleografia e Diplomatica – che ha prestato la sua consolidata esperienza come consulente scientifico per i lavori di schedatura, riordino e inventariazione dell’Archivio -, ha fatto una ricostruzione particolareggiata delle ragioni che anche suggerito al vescovo di provvedere al riordino dell’Archivio dando ad esso una nuova e più ampia sede al secondo piano del Palazzo vescovile. Entrando nel merito del lungo lavoro intrapreso (e ancora lontano dal dirsi concluso), la prof. La Via ha indicato nel “rispetto dell’integrità dei fondi, in quello del principio di provenienza e in quello dell’intangibilità delle serie” i tre principi guida a sostegno del metodo seguito nella schedatura.
Ora l’Archivio Storico Diocesano dispone di locali ampi ed arieggiati nei quali è stata creata la grande sala di consultazione dotata di un numero rilevante di postazioni (di cui due per persone diversamente abili), oltre a tre postazioni Internet e un impianto wi-fi. Grazie alla collaborazione con le Istituzioni pubbliche, – in primis l’Ente Provincia – è stata assicurata la presenza di tre specialisti, i dr.Valeria Bevilacqua, Maria Virgilio e Girolamo Peraino. “La costituzione della nuova sede consentirà un successivo ampliamento con l’incorporazione degli antichi archivi parrocchiali di San Pietro e San Nicola, attualmente conservati in sedi poco idonee. Nonostante la diocesi di Trapani sia ‘giovane’ (è stata fondata nel 1844), l’Archivio storico contiene documenti più antichi, alcuni in lingua araba, inerenti alle vicarie foranee di Mazara del Vallo in territorio trapanese, a partire dalla fine del XV secolo. Si tratta di fascicoli, filze, carte sciolte (tranne la documentazione presente nei registri che tuttora si conserva presso l’Archivio diocesano di Mazara), inviati da quella Curia vescovile all’atto dell’erezione della nuova diocesi.
Su richiesta della CEI, l’Archivio ha aderito al progetto “Ecumene”, promosso con l’obiettivo di rendere fruibili le conoscenze sul patrimonio storico-artistico, archivistico, architettonico e bibliografico appartenente alla Chiesa cattolica. L’uso del software CEIAr – se non ancora la consultazione on-line dei singoli documenti -, consente una “conservazione attiva” e sicura della memoria”.
Intervenendo a conclusione dell’incontro, il vescovo Micciché – che aveva ricordato come “un popolo senza memoria è un popolo senza storia, somiglia a una barca alla deriva, un pellegrino senza meta, un vagabondo privo di identità” – ha ringraziato quanti hanno reso possibile la realizzazione del Nuovo Archivio Storico della Diocesi, “cartina di tornasole di una stagione solare della nostra amata Chiesa di Trapani che vogliamo splendida, luminosa, solare nella verità del suo essere amica dell’uomo, testimone dell’amore salvifico di Dio per quanti vivono, soffrono, sperano in questa nostra terra segnata da problemi vecchi e nuovi, ma in cui non mancano segni di speranza, di rinascita economica, culturale, morale e religiosa”.
Lo scoprimento di una lapide commemorativa tramanderà ai posteri l’avvenuta inaugurazione dell’Archivio Storico della Diocesi di Trapani. L’apertura al pubblico è prevista per il prossimo 10 gennaio 2012.
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