Un doveroso pensiero in ‘versi’ per un uomo come Ludovico Corrao -a quasi due mesi dalla sconvolgente scomparsa- la cui vita si è nutrita di arte e cultura e il cui approccio con la gente senza confini territoriali era esso stesso arte e poesia. Per tutto ciò che riusciva a trasmettere con una comunicativa unica e coinvolgente e la cui arma migliore fu la parola che sgorgava dalla profondità di sentimenti universali.
Una immagine destinata all’eternità nella memoria non solo dei siciliani. A parte il fatto di aver trasformato la Gibellina post terremoto in città d’arte segando la rinascita culturale di tutta la Valle del Belice, il suo impegno politico per dare una svolta socio economica alla Sicilia, il suo mecenatismo artistico, il suo grande “sogno mediterraneo” che lo portarono a far di Tunisi la sua seconda patria. Un sogno-progetto mirato a unire tutte le anime mediterranee su entrambe le sponde, popolate -come diceva Corrao, appellato da tutti ‘Senatore’ in segno di grande rispetto per ciò che rappresentava- da uomini uguali per le loro esigenze, ma che non alzano la testa e non sanno guardare oltre il loro orticello. Un percorso di vita il suo, legato indissolubilmente a 60 anni della nostra storia. Giuseppe Ingardia
Articoli correlati:
- Itinerari archeologici in provincia di Trapani
- Libri: Civiltà Antiche. Itinerari archeologici della provincia di Trapani
- Libri: UN FIORE DAGLI ABISSI il nuovo saggio del libro aperto di Annamaria Precopi Lombardo
- Katagóghia, 23 aprile – Anagóghia, 25 ottobre – VOLO DI COLOMBE
- GDS: articoli del 24 Agosto 2010
- Kamesena Group – «SICILIA PATRIA MIA»
- FRAMMENTI D’AFRICA a cura dell’Associazione I Colori della Vita
- Libri: «STUDI ARABO-ISLAMICI» di Gianni Di Stefano
- Giornale di Sicilia – articoli del 14 Novembre 2014
- AIDO – Inaugurazione del 1° monumento dedicato ai donatori di organi in Sicilia