Dalla presentazione di Antonio Cuccia: … Dopo il Concilio di Trento l’immagine del Crocifisso costituirà un imprescindibile elemento liturgico-devozionale, perciò presente in ogni chiesa. Il Crocifisso della sagrestia di S. Francesco si configura nel composito taglio classicista e nella pallida resa cadaverica dell’incarnato, come espressione della prima metà del secolo XVIII, riconducibile ad artista trapanese dell’ambito dei Milanti. La scultura per molti versi è legata all’iconografia seicentesca del filone italiano rappresentato dagli esemplari prodotti da artisti emiliani quali Ludovico Carracci, il Reni, il Guercino e l’Algardi. … – Ringrazio P. Guglielmo BARBASSO per avermi donato questo libro
Articoli correlati:
- Libri: INTIMA ESSENZA di Celeste Giaramidaro
- Libri: «Argenti e ori trapanesi nel museo e nel territorio» di Annamaria Precopi Lombardo, Lina Novara
- Libri: VOLANO GLI ANNI SENZA MAI RITORNO di Giuseppe Ingardia
- Libri: «INCUNABULI BIBLIOTECA CASTELVETRANO» di Scuola di Bibliografia Italiana
- Libri: «ERICE – Un comune siciliano di millenaria e nobile civiltà» di Giuseppe Pagoto
- Giornale di Sicilia – articoli dell’1 Maggio 2012
- Libri: VILLA SABINA di Celeste Giaramidaro
- Libri: IL SANTUARIO DELL’ANNUNZIATA DI TRAPANI di Giovanna Crivello
- Libri: SANTA LUCIA Vergine e Martire di Maddalena Buscaino
- Libri: «POESIE SCHERZEVOLI» di Giuseppe Marco Calvino