Dalla introduzione dell’autrice:
Il culto di Venere ericina si disperde nel tempo ed evoca attorno a sé affascinanti leggende che vedono il Monte Erice interagire con le divinità maggiori dell’area mediterranea. Posta a 750 metri di altezza, questa possente montagna domina, avvolta tra le nubi, il territorio trapanese. Qui, sulla rupe cillndrica dalle balze scoscese ed inaccessibili sorse un tempio in onore della dea, cui i popoli che si susseguirono daranno nome diverso. Sarà l’Astarte dei fenici, l’Afrodite dei greci ed infine la Venere dei romani. …
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