Dalla presentazione di Domenico Cara:
Questa poesia si porta sempre piu verso l’utopia di Hannah Arendt, comunque ripartita per stroficità assoluta, su sistema poetico di tipo tradizionale, a estrema naturalità perbenistica, strettamente collegata alla forma che essenzialmente ignora le rivoluzioni del controverso, la libera vita del ritmo franto, le spezzature ormai canoniche, le emozionalita spinte ad effetti catartici o riprendendo le smagliature del pubblico nihil per comporre e scomporre una recitazione insoddisfatta e finto-mobile.