Dalla introduzione dell’autore: … Altra riflessione a margine, per così dire, della propria fugace esperienza di critico sui gencris, si ricava da una Nota dipoesia dedicata a Nicola Marchese (un poeta, invero, dal Marrone sopravvalutato): «Un’opera bella vive una sua vita speciale, aache se occulta; fuori delle meschine contingenze della fama e del tempo» («Rivista di Roma», 10 gennaio 1906). Tali affermazioni marroniane, in apparenza incidentali, suonerebbero come una sorta di (tutt’altro che velata) “sconfessione” dell’incidenza, del “potere” della critica sul destino di un’ opera artistica. …
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