Sistematica
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta
Superdivisione: Spermatophyta
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genere: Carlina
Specie: Carlina corymbosa
ph© Foto di Benedetto Galifi
Etimologia: Il nome del genere si pensa possa essere derivao da Carlo Magno , che avrebbe usato queste piante contro la peste, ma è più probabile che derivi dal nome italiano Cardellina, poi trasformato in Carlina. Il nome specifico fa riferimento alla disposizione a corimbo dei suoi capolini.
Morfologia: Pianta erbacea perenne, con fusto sotterraneo rizomatoso e quello aereo eretto, pressoché glabro, poco ramoso o indiviso, alta da 10 a 80 cm. Foglie inferiori in rosetta, le superiori alterne, tutte da oblungo-lanceolate ad ovali, con margine spinoso, da dentate a pennatosette, ondulate, lunghe fino a 9 cm. Fiori riuniti in capolini singoli, larghi fino a 2 cm, posti all’apice del fusto o eventualmente anche dei rami, formando in questo caso un fitto corimbo. Le infiorescenze sono circondate da brattee raggianti, aguzze, patenti, lesiniformi-subspatolate lunghe fino a 1,8 cm, di colore giallo dorato scuro sopra e giallo-porporine sotto. I flosculi hanno una corolla tubulosa a 5 lobi di colore giallo paglierino, a forma di una minuscola stella, lunga fino a 8 mm. Il frutto è un achenio oblungo di 2,5 mm, con un pappo piumoso ad anello simile ad un ciuffo lungo circa 8 mm.
Distribuzione - Habitat - Fioritura: Distribuito ovunque nella regione mediterranea, in Italia è comune dalla Liguria alla Emilia-Romagna a tutto il Sud, isole comprese e solo occasionalmente al Nord (Valle d’Aosta e Piemonte). Vegeta in pascoli aridi, incolti, bordi stradali, boschi radi su suoli pietrosi ed argillosi, da 0 a 1200 m di altitudine, dove fiorisce da Luglio a Ottobre.
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