Sistematica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Aves
Ordine: Ciconiiformes
Famiglia: Laridae
Genere: Sterna
Specie: Sterna albifrons
ph© Foto di Gerardo Cortellaro
Taglia: 22 - 24 centimetri
Apertura Alare: 48 - 55 centimetri
Peso Maschio: 50 - 65 grammi
Peso femmina: 50 - 65 grammi
Distribuzione: Nidifica alle medie e basse latitudini in Nord America, Eurasia, Australia, ma anche nelle zone tropicali e sub tropicali dei Caraibi,
Sud Africa, India meridionale, Sri Lanka, Asia sud occidentale. Specie cosmopolita presente con 7 sottospecie nelle zone temperate di tutti i continenti,
la sottospecie nominale abita l’Europa, l’Asia occidentale, l’Asia minore e l’Africa settentrionale. La distribuzione europea occupa prevalentemente la zona centro meridionale con insediamenti marginali in Scandinavia. La specie risulta distribuita in buona parte dei Paesi europei ma con un numero limitato di coppie (21500); oltre il 50% della popolazione europea nidifica nei Paesi affacciati al Mediterraneo in Italia, Spagna, Grecia, Francia, Albania e Croazia. L’Italia con circa 5500 coppie ospita la maggiore popolazione europea e pertanto appare doverosa una particolare attenzione rivolta alla conservazione della specie che risulta minacciata in diversi Paesi. La distribuzione in Italia interessa diverse regioni, ma circa l’85% della popolazione risiede lungo le coste dell’Adriatico settentrionale; le altre zone di nidificazione sono: corso del Po ed affluenti (300-350 coppie), la Sardegna (300-400 coppie), la Puglia (150-200 coppie), la Sicilia (20-50 coppie).
La popolazione nidificante lungo le coste dell’alto Adriatico risulta distribuita con 30-250 coppie nelle lagune friulane (1,5-5,5%), 450-550 coppie nella laguna di Venezia (8-10%), 2300-3000 coppie nel delta del Po ( 50-60%), 1300-2200 nel resto delle zone umide emiliano-romagnole (30-45%). Sommando alla popolazione regionale anche quella della parte più meridionale delle foci del Po e quella di parte del corso del Po e affluenti emiliani, risulta che in alcuni anni la regione Emilia-Romagna ospita oltre il 50% dell’intera popolazione nazionale. Negli anni più recenti la popolazione regionale ha mostrato marcate diminuzioni nelle zone tipiche di nidificazione (Valli di Comacchio, Valle Bertuzzi) ma ha colonizzato diverse zone adiacenti anche con colonie numerose mantenendosi pertanto stabile intorno allo stesso ordine di grandezza degli anni precedenti: nel quadriennio 1994-1997 sono state rilevate 50-220 coppie nelle Valli di Comacchio (contro le 450-1300 registrate nel decennio precedente), 40-100 in Valle Bertuzzi, 150-200 nelle Pialasse, 250-300 in Valle Ortazzo, 350-400 nelle Saline di Cervia, 150-200 nei fiumi interni emiliani. La specie sverna prevalentemente in Africa equatoriale occidentale. Recentemente sono state individuate nuove strategie di migrazione della popolazione adriatica grazie all’inanellamento dei giovani nati in loco. La maggior parte della popolazione adriatica si riunisce nella laguna veneta a fine estate e da qui intraprende la migrazione autunnale verso Gibilterra utilizzando in buona parte il corso del Po e dei suoi primi affluenti di destra per arrivare al golfo Ligure da dove prosegue, costeggiando la penisola Iberica, fino all’Africa occidentale.
Non sono segnalate osservazioni invernali.
Descrizione: E’ la specie più piccola del genere Sterna. Il capo è bianco, con la maschera e la sommità di colore nero. Il becco è interamente giallo, solo la punta è nera. Le zampe sono arancioni. Il piumaggio è grigio, solamente la punta delle ali è di colore scuro. Le ali sono molto strette e la coda è biforcata.
Habitat: Nelle aree aperte, sulle spiagge sabbiose costiere o continentali
Alimentazione: Si nutre di piccoli pesci, insetti, crostacei
Migrazione: Le sterne che nidificano in Europa migrano verso le coste occidentali dell'Africa durante il periodo invernale. probabilmente svernano nel Golfo di Guinea, aona ricca di piccoli pesci.
Nidificazione: Nidifica in piccole colonie sulle spiagge sabbiose. Entrambi i genitori covano le uova (1 - 3 per nidiata) per un periodo di 17 - 22 giorni.
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