|
Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
|
IMPROBABILI PARTENZE
di Giuseppe ingardia
|
TIMPE
|
Timpe rosse e ondulate
fresche di arature d’autunno
asciutte e variegate di sfumature chiare
argille rinfrescate
dall’improvviso ombreggiare
di silenziosi eserciti in marcia
spuntati oltre il monte
a scurare un sole malato
di cieli turchini.-
Timpe spoglie di cieli ventosi
trazzere in salita
tormentate dal trasporto
di ripide vendemmie
lontane case di crepe
come solitarie vedette
guardano la radura dei paesi
fino al vicino mare delle Egadi.
Silenzi e fruscii
percorrono il tracciato
di lontane feste rusticane
sotto gli uliveti floridi di Paolo D’Antoni
e la casa rossa sta crollando
con le sue palme d’oasi
dimenticate dal tempo
come l’idea di nazione.
Questa terra è un fuoco semispento
sparso nei crocevia di campagne assolate
dei giorni di raccolta
dove uomini forti
fra timpe adorate
come seni delicati di donne
attendono segrete carezze.-
Mandorleti disadorni
ancorati alle feste di ogni anno
disseccano terre arate come capelli
pettinati senza scopo.-
Timpe senza tempo
testimoni mansueti e pazienti
di tante stagioni di speranza
nel giorno breve di Trinacria
giunto da lontano
sulla antica e mai perduta idea di nazione.-
|
|
|
Ringrazio l'amico
Vito Accardo
per avermi dato l'opportunità
di pubblicare questo libro
|