Oh gioventù,
quando andasti via
portasti con te
le mie spensieratezze,
ho dato vita
ma ora...
son come rosa appassita.
Non più neri capelli
non più la folta chioma,
non corro più...
ad abbracciar quei prati;
la vista mi si offusca,
la mente stenta a dar
risposta giusta.
Rimugino nostalgico pensiero
e corro alla vecchia fontana,
limpido specchio che dice verità,
ma.. sul mio viso vedo...
dei segni di stanchezza
non più quella radiosa giovinezza.
E quando a sera nell’ora del riposo
s’apre un sipario a suon di campanelli
m’appari in sogno tu,
vestita coi color di primavera
dolcissima mia cara gioventù.
Ma poi quell’alba di magia
mi cambia lo scenario
rubandomi quel sogno così bello;
odora l’aria ancor
d’essenza profumata
e mi sveglio fanciulla assai felice,
tanto felice d’averti sognata... .
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