GRIDO ALLA VITA

Su questa terra dove canta il gallo,
non più orme di carri e cavalli
che caricavano quei sani raccolti
e si cresceva pien di vigor.
La grande lupa che con amor ci nutre,
or non curata... veleno dà il suo latte,
non s’alza più la spiga del frumento,
ma solo di smog e di cancro stiam morendo.
Il gran computer programma troppi zeri
manipolato dall’uomo robot.
Su questo cerchio di grande dimensione,
un falso jolly dal proprio gioco
tien in mano l’uovo della vita,
canta morte, ride, strilla e balla,
muto è l’accordo di dolci violini,
restano sol due corde di chitarra
dove posano gli ultimi uccellini,
ed io con sguardo fisso, quasi in estasi
al grande raggio affido la speranza
che su quest’arca torni pace e amore
per schiudersi così ogni bel fiore.