Francesco
De Filippi


la copertina del libro

la copertina



edito da:


logo Ignazio Grimaldi Editore


Ignazio Grimaldi Editore


Noi siamo responsabili
di tutto ciò che accade
in questo mondo.
Siamo i guerrieri
della luce e,
con la forza del nostro amore e della nostra volontà, possiamo cambiare il nostro destino e il destino
di tanta gente.

Paulo Coelho
Archivio culturale di Trapani e della sua provincia

DIARIO DI BORDO
di Francesco De Filippi


pagina precedente

pagina successiva

L'abbraccio

Sono qui, in questo freddo pomeriggio d'inverno
fermo a guardare vecchie fotografie
in bianco e in nero ingiallite dal tempo.
I ricordi però sono ancora dentro di me,
raccontano una storia piena di coraggio
dove a volte è stato negato un abbraccio.
Mi rivolgo a te caro amico,
adesso che sono passati anni
e hai capito di sbagliare
non ti posso perdonare
perché, non hai capito a suo tempo
l'importanza che aveva per me quel piccolo gesto,
un gesto piccolo che nei momenti difficili può
diventare grande.
Riguardo quella fotografia
che ci ritrae insieme in allegria
ed è proprio in quel momento
che scende un velo di malinconia.
Sfoglio le pagine ingiallite, ripenso a te,
capisco che è difficile amare
ma è ancora più difficile abbassarsi a perdonare.
Mille sbagli abbiamo fatto insieme
e nei momenti di difficoltà
io ero là,
pronto a qualsiasi cosa avresti chiesto
starti accanto, consigliarti abbracciarti,
mentre quando le sorti cambiavano,
trovavo il cancello chiuso
forse telefonavi, non ricordo più
io avevo bisogno di te in quel momento
attimi di follia
davano posto ad attimi di malinconia,
ero solo contro tutti, contro il mondo
per te avrei fatto qualsiasi cosa
avrei sfidato tutto
pur di avere ancora un pezzo del tuo cuore,
della tua amicizia,
tu però con me bene non ti sei comportato
perché un abbraccio mi hai negato.
Adesso che non ci sei più,
sei volato via
come le parole di questa poesia.
lo non ti posso più parlare
non ti posso perdonare,
questi son rimpianti
che vengono quando la persona non c'è più
quando va ad abitare in quel grande cielo blu.
Le ferite son ancora aperte
ma ti ho perdonato,
queste ferite che abitano con me
in questo freddo pomeriggio d'inverno
sono difficili da cancellare perché aver perdonato
non significa dimenticato.
Non posso dimenticare
quel tuo gesto mancato
un abbraccio, una carezza
questo ti chiedevo nient'altro,
per queste ferite non ti preoccupare
mi faranno compagnia
tra tristezza ed allegria,
essendo che la vita continua
devo loro cancellare
con l'aiuto della pioggia e del tempo
perché poi tutto vola via
e si ingiallisce come una vecchia fotografia



2008


pagina precedente

pagina successiva




Il ricavato
della vendita
di questo libro
sarà devoluto
ad associazioni
di volontariato







E-mail e-mail - redazione@trapaninostra.it