Gino Lipari


la copertina del libro

la copertina



edito da:
Ceto degli Ortolani -
dell'Unione Maestranze

in collaborazione con:
Ignazio Grimaldi editore


Progetto grafico:
Ezio Pagano


Stampa:
Tipografia Zangara
Bagheria (PA)



Finito di stampare
nel febbraio 2008



Ringrazio
Ignazio Grimaldi
per avermi dato
la possibilità di pubblicare
questo libro



Si ringraziano:

Mario Amantia, Clemente Anastasi, Luigi Biondo, Franco Bosco, Sergio Dara, Bartolomeo Figuccio, Michele Fundarò, Mario Mistretta, Anna Palazzo ed i Consoli e collaboratori del gruppo degli Ortolani: Francesco e Salvatore Barbara, Michele Buffa, Antonella Cangemi, Enzo Coppo la, Giovanna e Giovanni Culcasi, Laura e Pietro Ditta, Sina Fodale, Giovanni Galluffo, Salvatore Giliberti, Ignazio Grimaldi, Mariella La Piea, Bice Lentini, Lidia Poma, Enzo e Salvatore Ranieri, Nicola Ricevuto, Vito Santoro, Matteo Scarlata, Giuseppe To­daro, Giuseppe Vassallo.

Archivio culturale di Trapani e della sua provincia

PASSIO DREPANI CUM ARS HORTOLANORUM
di Gino Lipari

La Processione dei Misteri di Trapani


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TRIFONIO, il Santo patrono degli Ortolani


Trapani, Chiesa del Carmine
Il Martirio di San Trifonio di Giuseppe Felici

Il Santo patrono degli ortolani è San Trifonio(56). Martirizzato nel 250 d.C. perché non aveva obbedito al­l'editto imperiale che prescriveva di onorare gli dei pagani e di fare offerte alla statua dell'imperatore Decio (249-251). A Trapani l'effige del Martire si venera nella chiesa del Carmine, antica gancia dei padri Carmelitani (via Libertà). Si tratta di un dipinto olio su tela (310 x 218 cm) opera di Giuseppe Felici (1656 ivi 1734) posto nel primo altare di sinistra entrando nella chiesa.
L'opera raffigura il martirio di san Trifonio, Trifone o Trofonio(57) e viene rappresentato con una folta capigliatura e barba ed il volto sofferente mentre rivolge gli occhi al cielo per implorare la protezione divina.
Scarse sono le notizie agiografiche intorno a San Trifonio o Trofonio o forse Trifone. Con molta probabilità trattasi di un Santo nato dalla sincretizzazione pa­gana con quel mago leggendario che fu Trofonio o dell'oracolo legato alla grotta di Trofonio il cui rituale in antico è descritto da Pausania.

Statua lignea di San Trifonio
Autore ignoto - sec. XVII

Alcuni hanno voluto vedere nel rituale di Trofonio la sopravvivenza di un arcaico culto sciamanico dedicato a divinità della terra e delle sorgenti d'acqua sotterranee. In un capitolo della Histoire des orac1es (1686) di Fontenelle, Trofonio viene sbeffeggiato in quanto imbroglione, e preso a modello delle truffe dei preti antichi e moderni. Il Santo, nel culto orientale, era tenuto in grande considerazione dai contadini greci per la salvaguardia delle coltivazioni dalle invasioni di cavallette, dalla infestazione di rettili, di insetti ed altre specie di animali nocivi. Il Santo viene anche rappresentato come un giovane militare o come un pastore di oche capace di operare guarigioni ed esorcismi.
Dopo essere stato torturato subì il martirio per decapitazione. Diverse le date della ricorrenza. Molti lo venerano il 2 di febbraio mentre il Martyrologium Romanum lo pone al lO febbraio come Santo patrono dei giardinieri ed ortolani.

(56) Mario Serraino. Trapani nella vita civile e religiosa
(57) Giuseppe Gioacchino Belli. Lettere a Cencia


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A
Pietro Culcasi
Console per 50 anni del gruppo degli Ortolani






Un ringraziamento particolare:
Elfa Petralia Valenti, Enzo Tartamella



Referenze fotografiche:
Rosario Bonventre, (archivio Anna Palazzo), Giuseppe Boè, (Bibblioteca Fardelliana, manoscritto n° 313 - 190 I), Emanuele Baudo, Edizioni Cartoleria Mannone - Trapani, (collezione privata), Archivio famiglia Grimaldi, Ezio Pagano, Archivio famiglia Vito Santoro, Francesco Termini (detto Ciccio, archivio Fundarò), Archivio Soprintendenza Trapani, Archivio storico del gruppo Ortolani, Le rimanenti foto sono dell'autore


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