Gino Lipari
la copertina
edito da: Ceto degli Ortolani - dell'Unione Maestranze
in collaborazione con: Ignazio Grimaldi editore
Progetto grafico: Ezio Pagano
Stampa: Tipografia Zangara Bagheria (PA)
Finito di stampare nel febbraio 2008
Ringrazio Ignazio Grimaldi per avermi dato la possibilità di pubblicare questo libro
Si ringraziano:
Mario Amantia, Clemente Anastasi, Luigi Biondo, Franco Bosco, Sergio Dara, Bartolomeo Figuccio, Michele Fundarò, Mario Mistretta, Anna Palazzo ed i Consoli e collaboratori del gruppo degli Ortolani: Francesco e Salvatore Barbara, Michele Buffa, Antonella Cangemi, Enzo Coppo la, Giovanna e Giovanni Culcasi, Laura e Pietro Ditta, Sina Fodale, Giovanni Galluffo, Salvatore Giliberti, Ignazio Grimaldi, Mariella La Piea, Bice Lentini, Lidia Poma, Enzo e Salvatore Ranieri, Nicola Ricevuto, Vito Santoro, Matteo Scarlata, Giuseppe Todaro, Giuseppe Vassallo.
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Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
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PASSIO DREPANI CUM ARS HORTOLANORUM di Gino Lipari La Processione dei Misteri di Trapani
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La "Societas Pretiosissimi Sanguinis Christi et Misterium"
Le confraternite, eredi dei flagellanti o dei "battenti", in ottemperanza allo spirito della riforma del Concilio di Trento (1545-1563) abbandonarono in parte i vecchi riti penitenziali e le processioni teatrali denominate casazze. A Trapani i padri Gesuiti fondarono il loro collegio e alle pendici del monte Erice gestirono la Casa Santa(11) per gli esercizi spirituali dei partecipanti ai riti del Venerdì santo. La presenza dei flagellanti nelle processioni divenne sempre più sporadica.
Anche se in una relazione del 1614 del vescovo di Mazara, Marco La Cava (1563-1626) (12), si legge che la confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo volgarmente detta dei battitori "ogni Venerdì santo dopo mangiari faceva la cercha con 180 battenti in circa et portandosi in processione tutti li Misteri della SS. Passione di Jesu X.to nostro et il X.to nel monumento con grandissima devotione et pietà et sua musica"(13).
Nel XVII secolo l'ansia religiosa delle maestranze trapanesi veniva attestata dalla esistenza in città di ben "diciassette infra confraternite e compagnie presenti nel territorio dedite alle opere di carità"(14). Depositaria del rito dei Misteri a Trapani fu La Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo ("Societas Pretiosissimi Sanguinis Christi et Misterium"), fondata, nel 1602 dai sacerdoti Nicolò Galluzzo e Giovanni Manriquez"(15). Dal XVI secolo in poi a Trapani le confraternite erano per la maggior parte formate da maestranze che nei loro capitoli contemplavano sia gli obblighi religiosi della categoria sia gli impegni mutualistici a favore della Maestranza, come istituzione. Poi ragioni economiche indussero la Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo ad unirsi con la più antica confraternita di San Michele Arcangelo fondata nel 1366. L'unione venne consacrata con l'accordo tra Giacomo Licata, governatore della Compagnia di san Michele Arcangelo e Giuseppe Castiglione, governatore della Compagnia del Preziosissimo Sangue di Cristo il 26 febbraio 1646 con atto del notaio Andrea Valentino sul quale vennero trascritti i seguenti capitoli:
(11) Dalla quale prese poi il nome l'attuale frazione del Comune di Erice.
(12) In quel tempo Trapani era compresa nella Diocesi di Mazara. Divenne Diocesi autonoma i1 31 Maggio 1844 con la Bolla "Ut animarurn Pastores" emanata da Gregorio XVI.
(13)
Mario Serraino, La Processione dei Misteri, la casazza magna,
a cura del Comune di Trapani, Arti Grafiche Corrao, Trapani, 1980.
(14) Biblioteca Fardelliana Trapani, manoscritto n: 200, Benigno di Santa Caterina, Trapani nello stato presente sacra e profana, Trapani 1812.
(15) Biblioteca Fardelliana Trapani, manoscritto n. 313, Fortunato Mondello, Album artistico La processione del Venerdì Santo in Trapani ossia la Processione di Gesù Cristo. Cenni storici esegetici, Trapani, 1901.
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A Pietro Culcasi
Console per 50 anni del gruppo degli Ortolani
Un ringraziamento particolare:
Elfa Petralia Valenti, Enzo Tartamella
Referenze fotografiche:
Rosario Bonventre, (archivio Anna Palazzo),
Giuseppe Boè, (Bibblioteca Fardelliana, manoscritto n° 313 - 190 I), Emanuele Baudo,
Edizioni Cartoleria Mannone - Trapani, (collezione privata), Archivio famiglia Grimaldi, Ezio Pagano,
Archivio famiglia Vito Santoro,
Francesco Termini (detto Ciccio, archivio Fundarò), Archivio Soprintendenza Trapani, Archivio storico del gruppo Ortolani,
Le rimanenti foto sono dell'autore
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